VIBO VALENTIA – Serata magica quella di ieri sera, con un grande coinvolgimento del pubblico, per lo spettacolo dei cantautori Peppe Voltarelli e Otello Profazio, i quali hanno chiuso la penultima giornata del Tropea Festival Leggere&Scrivere 2016, la sei giorni culturale organizzata a Vibo dal Sistema Bibliotecario Vibonese. Un incontro che ha esaltato l’espressività di storie di memoria e di radici, di cui Voltarelli e Profazio (vincitore quest’ultimo del Premio Tenco 2016 alla carriera) sono custodi e testimoni.
La serata è stata moderata dal giornalista Vittorio Pio e introdotta dall’antropologo Luigi Lombardi Satriani, già preside della Facoltà di Lettere all’Università della Calabria, il quale ha definito Profazio «un cantore della musica popolare. Con canti, ballate, leggende, attualizza una serie di storie mitiche con la sua voce splendida».
Peppe Voltarelli. ha presentato a Palazzo Gagliardi il suo ultimo lavoro “Voltarelli canta Profazio”, un cofanetto edito da Squilibri, che gli è valso la Targa Tenco 2016 nella categoria Interpreti. Voltarelli e Profazio, in questo incrocio fortunato che esalta due generazioni di folksinger calabresi, si sono alternati e dati il cambio sulla scena, eseguendo brani sempreverdi di Profazio – su tutti “Qui si campa d’aria” –, dividendosi la ribalta in un allegro scambio di battute, coinvolgendo anche il pubblico presente per la speciale occasione.
«Ho iniziato facendo rock con Il Parto delle Nuvole Pesanti – ha spiegato il cantautore della Sibaritide –. Poi confrontandomi con la musica tradizionale, ho scelto il mio istinto. Profazio l’ho immaginato schierato e sensibile alle tematiche del Sud». Sull’importante riconoscimento al Premio Tenco, Voltarelli ha detto: «E’ un luogo dove sono diventato grande, ci sono stato diverse volte. Tutelano questo grande patrimonio che è la musica d’autore».
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