RENDE (CS) – Ultimi spettacoli della rassegna “Teatro sotto il banco”, organizzata da AttorInCorso e giunta alla sua quinta edizione che chiude con due repliche mattutine di “Tratti d’inganno” e la messa in scena, dopo il grande successo del debutto di gennaio, di “Antigone” della Compagnia per l’Università della Calabria. “Tratti d’inganno” verrà replicato al Piccolo teatro Unical giovedì 28 e venerdì 29 mentre la sera di giovedì 28 marzo, a partire dalle 20.30 e sempre al Ptu, sarà la volta della Compagnia per l’Unical con “Antigone”.
“Tratti d’inganno”, per la regia di Lucia Catalano, vede sul palco Matteo Lombardo, Carina Minervini, Matteo Spadafora in uno spettacolo che si compone di tre atti unici di Eduardo De Filippo: “Pericolosamente”, “Amicizia” e “Occhiali neri”. Alle prese con questi testi e con le tante suggestioni evocate dalla strabordante fonte eduardiana tre attori, chiamati a una prova che li conduce a viaggiare attraverso personaggi diversi. Sono prima uomini e poi donne, vecchi per tornare giovani, innamorati e poi delusi, amici e nemici. E così indagano il rapporto d’amore, incomprensione e follia che lega Michele e Dorotea, i coniugi di “Pericolosamente”. Si confrontano con la generosità e la menzogna in “Amicizia” e approcciano il delicato tema della malattia e della guarigione in “Occhiali neri”. Lungo questa strada, non mancano mai l’amarezza, le risate e l’ironia che segnano la riflessione eduardiana sul teatro e i suoi inganni prima e sulla vita e le sue maschere poi.
“Antigone”, liberamente tratto dal testo di Jean Anouilh frutto del laboratorio condotto dalla regista di AttorInCorso Lucia Catalano e Luca Gelsomino.
Una delle più classiche tragedie greche, “Antigone”, improvvisamente, si trasforma in una vicenda dei nostri giorni, che, a sua volta, ritorna a essere dramma greco, e così via in un susseguirsi incalzante di “quadri” ed emozioni. Antigone è un’eroina contemporanea, lacerata dalla tensione tra la religiosità del legame familiare e l’imperativo del dovere della principessa greca. È una delle tante donne moderne che hanno avuto la convinzione e il coraggio di lottare contro le ingiustizie del potere costituito o contro la violenza della mafia. Creonte, in questo allestimento, veste i panni di un dittatore, come tanti che hanno popolato la storia del Novecento. Se Creonte è tirannia, ragione di stato, Antigone è ribellione, dovere morale, Eros.
“Antigone” fa parte del progetto gratuito “Compagnia per l’Unical”, nato da un’idea di AttorInCorso, concessionaria del Centro di aggregazione giovanile presso l’Università della Calabria e che ha visto, in questa prima fase, la promozione di un laboratorio. Condotto da Lucia Catalano e Luca Gelsomino, il laboratorio ha avuto proprio lo scopo di creare un luogo di aggregazione e condivisione tra le diverse “figure” che popolano l’università. In scena ci saranno docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e studenti. Il laboratorio ha avuto la durata di un anno e dopo il debutto dello spettacolo “Antigone” in scena al Piccolo teatro Unical, i lavori riprenderanno con nuove call al fine di ampliare e far crescere, con sempre maggior determinazione, il progetto portato avanti da AttorInCorso. Va sottolineato come tutto il cast degli attori si sia impegnato, concretamente, in prima persona per l’allestimento dello spettacolo curando ogni aspetto della messa in scena: dalle scene, alla musica, ai costumi.
Sul palco saliranno Gabriele Abate, Sandro Calabrese, Marie-Josè D’Alessandro, Francesca Daniele, Cinzia De Leo, Giuseppe De Vita, Giusi Folino, Claudia Galdini, Luca Gelsomino, Noemi Guido, Daniela Imbardelli, Laura Luchi, Rocco Malivindi, Maria Mandarino, Pavlos Paraskevolpoulos, Rina Scala, Porthos Sesti, Alessia Severi e Eugenio Vocaturo; tecnico luci Luigi Piccinino, tecnico audio Francesco Clarizio; organizzazione generale Carina Minervini, scene Giusy Augimeri.