Primavera del Cinema, inaugurata la kermesse

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COSENZA – Prima la tradizionale passeggiata lungo la promenade del Museo all’aperto Bilotti e l’incontro con i fan sorpresi di imbattersi e di fare quattro chiacchiere con la diva di “Terraferma”, il regista di “Uno per tutti” e il fondatore dei Subsonica. Un bel regalo di Natale per i cosentini e tra i flash e gli autografi rilasciati agli ammiratori, primavera-del-cinema-italiano-2le star hanno fatto il loro ingresso al Supercinema Modernissimo di Cosenza. Un talk show, condotto dalla giornalista Raffaella Salamina, con il direttore artistico Alessandro Russo, il patron della manifestazione Giuseppe Citrigno e la protagonista di pellicole indimenticabili come: “Angela” di Roberta Torre; “Il regista di matrimoni” di Marco Bellocchio; “Terraferma” di Crialese e “L’abbuffata” di Calopresti. «Dieci anni fa – racconta la signora Donatella Finocchiaro – eravamo in Calabria con Mimmo a girare L’abbuffata. Uno splendido film che mi ha regalato l’opportunità di recitare con Gerard Depardieu e che mi ha fatto scoprire la splendida Diamante». La Primavera del cinema Italiano, dunque, ha affidato il suo esordio a un’attrice che incarna la donna del sud. «Dopo il ruolo di Angela è stato un susseguirsi di pellicole che mi hanno permesso di raccontare il mio Sud e la mia Sicilia – racconta Finocchiaro – Terraferma è stato un progetto entusiasmante e travolgente. Abbiamo girato ben cinque mesi in un’isola e ci siamo immersi nelle atmosfere favolesche di Crialese. Un film che affronta il tema dell’accoglienza ma anche del respingimento. Il mio personaggio, Giulietta, incarnava questi sentimenti contrastanti. Un film amato dal pubblico, a volte non compreso fino in fondo. Crialese ha raccontato soprattutto di quanto sia grande il cuore degli uomini del sud». Finocchiaro, durante il talk show, ha ripercorso la sua carriera cinematografica, lei che ha portato sul grande schermo un’icona nuova di femminilità, espressione del caldo sole del sud. Con lei, sul palco Mimmo Calopresti reduce dal suo ultimo lungometraggio “Uno per tutti”: «Torno dopo otto anni alla finzione – dichiara – ho realizzato diversi documentari ma credo che i film di finzione riescano a cogliere meglio la realtà. Uno per tutti è una storia sul senso di responsabilità. Un noir in cui indago il rapporto genitori e figli ma anche come il passato sia fondamentale, una realtà ricca con cui dobbiamo assolutamente fare i conti». Ad accompagnarlo, Max Casacci fondatore dei Subsonica, e autore della colonna sonora del film di Calopresti. «E’ stata un’esperienza entusiasmante – racconta – il film è ambientato a Trieste ed io ho tentato di rendere protagonista il vento. Mimmo girava e montava quasi contemporaneamente e questo mi ha dato la possibilità di sperimentare. Mi interessava cogliere come il vento riescaprimavera-del-cinema-italiano-3 a scompaginare gli elementi di una scena visiva così, allo stesso modo, in una storia, un evento riesce a stravolgere le esistenze dei personaggi». Un incontro che ha introdotto la proiezione di “Terraferma” capolavoro di Emanuele Crialese. La serata si è conclusa con un bagno di folla in via Adige, luogo storico per la Primavera del Cinema, sede del Cinema Citrigno, con il dj set di Max Casacci. Una performance entusiasmante che ha presentato al pubblico anche i brani che compongono la colonna sonora di “Uno per tutti” e il title track “Colpo di vento”. Grande esordio della kermesse che ha avuto inizio, dunque venerdì 9 dicembre e si concluderà sabato 17 dicembre. Attori e registi di fama nazionale e internazionale popoleranno le nove giornate, tra proiezioni di film, incontri- dibattiti, mostre, concerti ed eventi glamour. Una full immersion nelle nuove tendenze del grande schermo.

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