COSENZA – “A cosa servono i festival? Nel mondo è in corso da decenni la festivalizzazione. Si calcola siano 400.000. Perché si fanno? Per promuovere l’immagine di un città, che trae beneficio dall’essere associata (nella percezione pubblica) al tema di un festival”. Così esordisce Renato Quaglia primo ospite, assieme all’artista internazionale Luisa Menazzi Moretti, dell’VIII edizione de “La Primavera del Cinema Italiano”. Un incontro, ieri, nella sede di Confindustria Cosenza, per riflettere sulla promozione di una nuova immagine della Calabria e sull’importanza di creare eventi culturali tali da avere ricadute virtuose sul territorio.
Renato Quaglia, già direttore della Biennale di Venezia e del Napoli Teatro Festival, collabora con l’OCSE in progetti di rigenerazione urbana. Nel suo intervento sottolinea come l’Europa, da tempo, abbia preso coscienza delle potenzialità economiche dei cosiddetti “eventi culturali” tanto da coniare una nuova definizione: “settore delle industrie creative e culturali”. Con questo termine l’UE ha circoscritto il settore europeo del cinema, dello spettacolo, del design, del food e del fashion. Un comparto che sviluppa nuova professionalità per le giovani generazioni, dove tecnologia e diverse domande di servizi e prodotti aiutano a ridisegnare la trasformazione del lavoro a cui stiamo assistendo. “I festival si realizzano per promuovere l’immagine di un territorio; per produrre economia; per creare nuove opportunità professionali – spiega – un festival del cinema è quindi non solo una programmazione di film. E’ uno strumento di sviluppo economico locale (si guardi al caso di Manchester e ai festival avviati durante la crisi occupazionale dei primi anni del 2000). Il cinema consente una adesione e un coinvolgimento popolare più ampio di altri generi d’arte, ma come gli altri generi è un motore, non un fine”.
Ospite dell’incontro anche la fotografa internazionale Luisa Menazzi Moretti. Autrice di due scatti che immortalano il meraviglioso mare di Tropea, selezionati dalla città di Los Angeles per un progetto di arte urbana. Nel mese di maggio scorso hanno campeggiato sui billboards di Hollywood Sunset Boulevard. L’artista ha deciso di donare le stampe dei due prestigiosi scatti a “La Primavera del Cinema Italiano”, consegnate al patron Giuseppe Citrigno e al direttore artistico Alessandro Russo.
Luisa Menazzi Moretti è anche nipote di Mario Camerini, regista neorealista e maestro delle commedie dei “telefoni bianchi” del ventennio italiano. Il festival gli ha reso un omaggio con la proiezione del film “Vacanze a Ischia”. La fotografa e nipote gli ha dedicato un ricordo affettuoso, lui giovane prodigio del cinema, colui che scoprì Vittorio De Sica: “Mio nonno mi ha insegnato che non si devono mai accantonare i propri sogni e le proprie convinzioni – ha concluso Luisa Menazzi Moretti – Quel giovane ha trovato spazio per le proprie passioni e le proprie idee. I ragazzi non devono rinunciare ai loro talenti, anche se oggi gli spazi paiono ridotti, in realtà per la creatività e l’arte non ci sono confini sufficienti a ostacolare un sogno”.
A chiudere il programma della prima giornata, al Supercinema Modernissimo, la proiezione del medio metraggio “La notte prima” di Fabrizio Nucci e Nicola Rovito. Un vero e proprio sold out per la première, a Cosenza, del piccolo film girato interamente in città. Lunghi applausi per “La notte prima” protagonisti gli attori Francesco Aiello, Stefania De Cola e Marco Tiesi. Presentato all’interno degli Spazi Istituto Luce/Cinecittà durante la 72° Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola girata a Cosenza è prodotta da Andrea Solano per l’Associazione Socio-Culturale Idea, in collaborazione con il Comune di Cosenza e la Open Fields Productions, scritto e diretto da Fabrizio Nucci e Nicola Rovito. La storia racconta di un giovane e talentuoso attore cosentino partito anni prima in cerca di fortuna lontano dalla Calabria, e che torna nella città di Cosenza per interpretare il ruolo del Re Alarico nella prima ufficiale dello spettacolo teatrale “Oro e Sangue”, incentrato proprio sulla controversa figura del re barbaro e sul suo leggendario tesoro.
Dal 6 al 14 novembre, attori e registi di fama nazionale e internazionale popoleranno le nove giornate, tra proiezioni di film, incontri- dibattiti, presentazioni di libri, concerti ed eventi glamour. Una full immersion nelle nuove tendenze del grande schermo.
Cosenza sarà lo scenario di una kermesse che si distingue per la sua originalità nel panorama nazionale: un festival con su due comode scarpe da tennis! L’inconfondibile logo che lancia un evento fuori dagli schemi e che promuove i nuovi talenti del cinema italiano, questa volta sotto il sole del Sud.
Ad ideare la manifestazione l’Associazione culturale “Le Pleiadi”, il suo Presidente, Giuseppe Citrigno e il direttore artistico, Alessandro Russo.