Radicamenti, Ivan Stomeo: «Mendicino deve entrare a far parte dei borghi autentici d’Italia»

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MENDICINO (CS) – Sarà la brezza di fine estate, gli scorci mozzafiato, i vicoli che si animano e di sera irradiano magia illuminati da luci che fanno subito festa. Non si può non rimanere ammaliati dalla città della seta che in questi giorni ospita la quarta edizione di Radicamenti, un festival in crescendo che di giorno in giorno registra un numero sempre maggiore di pubblico. «Radicamenti sta diventando un punto di riferimento grazie alla tenacia e all’impegno del sindaco Antonio Palermo e dello staff organizzativo», esordisce il giornalista Pasquale Motta in veste di moderatore del secondo incontro culturale intitolato “È se il segreto della ricchezza fossero le nostre radici?”. «Mendicino merita di essere valorizzata, io provo solo a risvegliarla e a promuoverla», dice Antonio Palermo. Parte dalla voglia di promozione Radicamenti che, prosegue il sindaco, «vuole prendere i valori e le tradizioni calabresi per promuoverle con orgoglio». Presente all’incontro Ivan Stomeo, il sindaco di Melpignano, la cittadina pugliese che ospita “La notte della taranta”, che con i suoi racconti ha arricchito il sindaco: «In questi due giorni trascorsi con Ivan- dice orgoglioso Antonio- ho appreso che la Puglia è avanti perché ha imparato ad amare la sua terra». Proprio dall’amore per la terra e dalla voglia di fare rete per il bene della comunità che nasce “La notte della taranta”, il festival culturale pugliese che nei suoi 21 anni di vita ha registrato numeri da capogiro: «Qualche giorno fa abbiamo chiuso la 21ª edizione de “La notte della taranta”, un festival nato nel 1998 dalla volontà di alcuni amministratori che hanno pensato di investire sul patrimonio culturale immateriale che hanno valorizzato facendo sistema. In ogni Comune viene organizzato un concerto in cui un concertatore reinterpreta brani di musica popolare; nel tempo sono state apportate alcune modifiche che si sono rivelate assolutamente positive: il festival, dalla piazza centrale, è stato spostato in periferia in un luogo che consente di accogliere un numero maggiore di presenze; sono stati coinvolti anche musicisti stranieri, ad esempio nel 2003 venne a suonare Stewart Copeland, il batterista dei Police che fece registrare 80mila presenze», poi al termine dell’intervento invita nuovamente Mendicino ad entrare a far parte dell’associazione “Borghi autentici d’Italia” di cui è presidente: «Mendicino deve urgentemente entrare a far parte della rete dei borghi autentici d’Italia perché ha tutte le caratteristiche di un borgo autentico; è una comunità che ce la vuol fare, ho scoperto una comunità ospitale, accogliente, che fa sentire il turista cittadino di questa comunità». Una terra aspra la Calabria, popolata da gente che troppo spesso volutamente dimentica l’importanza dell’identità: «Quando si parla di identità di un luogo- ricorda l’esperta in valorizzazione culturale Patrizia Nardi-si parla spesso di un valore non condiviso. Noi Calabresi abbiamo rinnegato la nostra identità, abbiamo cancellato i borghi, la cultura, la musica; ancora non si dà il valore necessario a questo patrimonio immateriale che può diventare sviluppo sostenibile per i territori». Dai toni aspri il intervento di Enzo Barbieri, il rinomato chef di Altomonte che presto presenterà in Giappone le eccellenze gastronomiche calabresi: «Noi Calabresi abbiamo tutto, ma siamo incapaci di sfruttare quello che abbiamo. Da chef ho notato che i giovani allievi degli istituti alberghieri non conoscono i piatti tradizionali creati con ingredienti poveri ma di grande gusto, da politico ho sempre sostenuto che i borghi devono essere valorizzati e hanno bisogno di eventi culturali per crescere». È la povertà la vera ricchezza? Pare stia proprio in questo il vero punto di forza della Calabria che, come racconta l’antropologa Patrizia Giancotti che si è trasferita in Calabria per condurre ricerche nell’area grecanica, «il regista hollywoodiano Oliver Stone, ospite del Magna Graecia Film Festival, ha trovato nei cannoni che rimbombano durante i festeggiamenti in onore di San Rocco». Qual è la radice del male? «Il problema è l’immagine che si dà della Calabria, una regione che spesso si impone sulle pagine dei quotidiani per le negatività. Il piano di investimento di 100 milioni di euro per la valorizzazione turistica è stato pensato per far conoscere e portare gente nei luoghi simbolo della Calabria con un’attenzione alla programmazione che la politica deve avere», afferma l’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano. Presente all’incontro anche l’assessore regionale alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica Franco Rossi che, dopo aver illustrato il bando sulla valorizzazione dei borghi, ha ringraziato il primo cittadino da cui ha appreso che «la discontinuità e l’inciampo sono elementi fondamentali per ripartire».

LA MUSICA DI VALENTINA BALISTRERI E DEI BEDDI MUSICANTI DI SICILIA

Al calar della notte la piazza diventa il cuore nevralgico del borgo. Luci e profumo di cibo si mescolano al vocio del pubblico e ai passi di danza. La piazza si trasforma in un palcoscenico da cui si irradia la musica di Valentina Balistreri e i “Beddi musicanti di Sicilia”. La potente voce di una bellezza tutta mediterranea ben si sposa al sound del gruppo catanese che propone un folk contaminato con generi come il blues e il rock. Due ore di buona musica in cui i brani dei “Beddi” si sono avvicendati a quelli della compianta cantautrice Rosa Balistreri, un concerto impreziosito dal cameo di Francesco Loccisano che ha accompagnato con la chitarra battente Valentina nell’esecuzione di “Mokarta”. La gente balla, si diverte, la piazza si riempie. Una nuova primavera per la Calabria è possibile.

Rita Pellicori

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