Recuperare lo stile di vita del passato per salvare l’ambiente. Ad Amendolara il Premio Pagano 2020

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AMENDOLARA (Cs) – Come ogni anno, da otto calendari a questa parte, il bando del Premio Pagano ha bussato ai portoni delle scuole della Calabria proponendo un tema, sempre di stretta attualità, che sproni i ragazzi ad una cittadinanza attiva e consapevole nel rispetto della legalità. Questo è il filo conduttore che ogni anno anima la segreteria del concorso scolastico più importante della Calabria Citra e che porta il nome del giudice Umberto Pagano, originario di Amendolara, dove ha sede l’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Ionio – che sta facendo proseliti anche nella vicina Lucania aprendo una sede a Cersosimo (Pz) –  promotrice di questa iniziativa culturale in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Amendolara – Oriolo – Roseto Capo Spulico e con il patrocinio di questi comuni.

“Valorizziamo la cultura del nostro territorio recuperando e rielaborando i valori, le tradizioni e lo stile di vita del passato per salvaguardare l’integrità dell’ambiente in cui viviamo”. Questo il tema proposto per l’ottava edizione, per la prima volta aperta anche agli istituti scolastici di fuori regione, che invita gli studenti della Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado (medie e superiori) a produrre proposte operative di recupero, valorizzazione, tutela e promozione delle tradizioni culturali importanti per la salvaguardia degli habitat e delle risorse naturali, nonché della salute degli individui e della comunità, individuate nell’ambito del proprio territorio di riferimento, eventualmente accompagnandole con allegati scritti in forma di narrativa o di poesia, video, foto, disegni e grafici. Per partecipare c’è tempo sino al 30 aprile 2020. Per il bando completo e per tutte le altre informazioni è possibile contattare la segreteria del Premio ai numeri 349.6076807 – 320.8321822 oppure inviare una mail a premiopagano@gmail.com

Il concorso rilancia i temi della scorsa edizione che vide un accorato appello ai giovani da parte del vescovo della Diocesi di Cassano allo Ionio, don Francesco Savino, a non delegare la tutela dell’ambiente e a coltivare le forme più consapevoli della cittadinanza attiva.  «Il Premio Pagano, dunque,  torna su questi temi e sul recupero delle tradizioni, in particolare modo sulla “consapevolezza” che spesso il loro recupero aiuta l’ambiente perché lo rispetta di più», commenta il presidente dell’associazione promotrice, Antonio Pagano. «Si pensi, ad esempio, all’impatto ridotto che hanno le abitudini alimentari tradizionali sulla produzione di rifiuti e sullo spreco delle risorse». L’obiettivo più importante, però,  auspica il consigliere parlamentare Pagano «resta quello di “ragionare come Comunità operante”, che trova nella scuola  il terreno più fertile a livello sociale. E’ questa, in fin dei conti, la missione educativa che si propone l’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto ionio con il Premio Pagano».

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