REGGIO CALABRIA – Si aprirà domenica 3 luglio alle ore 21, nella storica sede reggina delle Muse di via San Giuseppe 19, la stagione culturale estiva del Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse” di Reggio Calabria. Si tratta dell’assegnazione di un premio importante che ha visto negli anni come testimonial la conduttrice Rai Rosanna Cancellieri, lo stilista Michele Gaudiomonte, il capo servizio cultura del Corriere della Sera Emilia Costantini, il regista Fabio Mollo, la conduttrice televisiva Alda D’Eusanio, l’attrice Fioretta Mari, il mecenate Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona, la nobile normanna Beatrice FeoFilangeri, la cantante Micaela, il vice presidente della Conferenza Episcopale Calabra S. E.Mons. Milito, lo storico Cesare Mulè, lo stilista Anton Giulio Grande, la costumista Odette Nicoletti, il giornalista Rai Tonino Raffa, il presidente Fondazione Rodolfo Valentino Anna Maria Galgano, il presidente della Fondazione Leoncavallo Franco Pascale, il Mons. Liberto – già direttore del Coro Pontificio, il presidente dell’Osservatorio sui Minori Antonio Marziale e l’attore Giacomo Battaglia.
Sono due i nomi prestigiosi del panorama nazionale che saranno premiati, anche quest’anno, dalle Muse: domenica 3 luglio il giornalista e fondatore di “Adesso ammazzatecitutti”, Aldo Pecora, mentre domenica 10 luglio il noto giornalista e massmediologo Klaus Davi. Due anche le meravigliose serate in programma per due eventi – ricorda il presidente Muse Giuseppe Livoti – occasione mondana per ritrovare il gusto di incontrarsi e confrontarsi soprattutto con nomi che animano il panorama culturale nazionale. Il Premio Muse è libero, indipendente ed autogestito e dimostra come nella città di Reggio Calabria esistono associazioni “service” che, in nome della cultura, operano lontani dai clamori istituzionali della politica, conclude Livoti.
Ritorna quindi il Premio Muse versione 2016, un ambito riconoscimento che da ben 12 anni viene ritirato da volti e personalità importanti del panorama nazionale e non solo, capace di raccontare al mondo una Calabria diversa.
Antonio Dimartino