COSENZA – All’Accademia dei Bronzi penne e pennelli si sono di nuovo felicemente incontrati nel “Repertorio di Arte e Poesia”, la nuova iniziativa editoriale gratuita dell’Accademia dei Bronzi, portata a conclusione proprio in questi giorni, la cui presentazione ufficiale si terrà a metà giugno. Come ormai avviene da anni per tutte le iniziative promosse dal sodalizio culturale catanzarese, anche in questa occasione il successo era nell’aria. Centinaia sono stati infatti gli artisti e i poeti partecipanti. Tutti consapevoli che aderire ad una iniziativa dell’Accademia dei Bronzi è diventato ormai quasi un obbligo, per la serietà con cui vengono condotte e portate a termine.
Il volume, edito da Ursini edizioni, dal titolo “Repertorio di arte e poesia”, è una fattispecie di passerella gettata su alcuni autori contemporanei di ogni realtà regionale allo scopo di evidenziare gli elementi e i personaggi più rappresentativi o, comunque, capaci di mettere in circolo una ben orchestrata ragnatela di idee e di emozioni. È un testo di grandi dimensioni nel quale si sottolinea il ruolo importante della poesia e dell’arte in un momento storico difficile e caotico. Appare sempre più necessario quindi, volgere lo sguardo al bello, al creativo, a ciò che può anche diventare denuncia, e godere di quello che è, ed è stata, una sensibile intuizione dell’artista. Nel libro dell’Accademia dei Bronzi poesia e pittura s’incontrano per un viaggio straordinario destinato a durare nel tempo; viaggio che ha un biglietto d’andata, ma anche di ritorno.
Le partenze sono dei poeti e dei pittori che con i loro lavori garantiscono comunicazione e relazione, i ritorni sono gli occhi dei fruitori, le loro emozioni, gli stati d’animo che poesia e pittura producono, gli effetti dunque.
«Compito di questa nuova pubblicazione dell’Accademia dei Bronzi – sottolinea il presidente Vincenzo Ursini – è quello di riportare l’uomo a ciò che è nella sua interezza, nella sua capacità di comprensione delle cose e nel recupero e risveglio della coscienza. I lettori sono invitati a partire per questo viaggio, provvisti dell’unico bagaglio possibile, la curiosità».
«Di certo – prosegue Ursini – le pagine di questo volume apriranno orizzonti nuovi. Ma per scrivere altri capitoli (ancor più consistenti e chiarificatori del nuovo itinerario artistico e letterario di questi primi anni di secolo) servirà la collaborazione di un numero sempre crescente di artisti e poeti, ma anche di addetti ai lavori. Perché solo agendo tutti insieme si potrà continuare a guardare avanti con fiducia. E perché soltanto collaborando, e senza secondi fini, l’arte e la poesia (anche quelle non ufficiali e sponsorizzate) potranno trovare uno spazio appropriato».
Nella pubblicazione che si apre con una bella poesia di Maria Concetta Giorgi e con due opere di Antonio Saliola, una cosa, prima di tutte le altre, fa comunque da collante al grande e splendido fermento culturale di questi ultimi quindici anni: il desiderio di molti artisti e poeti di dialogare con gli altri, di crescere assieme, di suggerire e di proporre soluzioni e contenuti alternativi, senza comunque abbandonare i riferimenti del passato.
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