RENDE (CS) – Il prossimo 18 Dicembre, alle ore 16:00, presso la “Sala Conferenze – Rimuseum” a Rende, si terrà il Seminario Formativo “Storia dell’acqua come alimento, risorsa e benessere nella vita delle comunità urbane“. L’evento sarà curato dall’Associazione Scientifica “Biologi Senza Frontiere”.
Oggi lo sfruttamento dell’acqua può rappresentare uno dei maggiori rischi per lo sviluppo, considerato il collegamento di questo elemento con la crescita economica e con la sostenibilità del benessere mondiale. Infatti, l’acqua è percepita come risorsa vitale per il Pianeta, non solo dal punto di vista del fabbisogno agricolo ed alimentare, ma anche dal punto di vista della gestione del territorio e della produzione di energia elettrica come fonte ad emissione “zero CO2”. In questi ultimi decenni, il modello delle società in cui viviamo, basato sullo sfruttamento continuo delle risorse per garantire la crescita economica, ha messo in crisi la capacità della natura di rigenerazione delle stesse. Sono cambiate le dinamiche del clima che sono alla base della produzione di cibo per gli esseri viventi, creando conseguenze per l’uomo e per l’ecosistema. Terra, acqua, aria, energia (sotto forma di carbone, gas, petrolio ), le piante e gli animali che vivono nei diversi ambienti, garantendo il mantenimento dell’ecosistema e delle specie, costituiscono i beni comuni dell’umanità e delle comunità/popoli che ne hanno accesso e che vengono utilizzati per la loro crescita e per il benessere collettivo.
La conferenza sarà relazionata da: Mario Sicilia, Biologo nutrizionista, Francesco Citro, Responsabile Alkamedi Cosenza, Roberto Marchianò, Biologo, Antonino Scavelli, Presidente Medici Sportivi, Carlo De Giacomo, Presidente Italia Nostra Regione Calabria.
Interverranno con i saluti: Carlo Franzisi, Direttore Assaporagionando, Giuseppe Graziano, Consigliere – Segretario questore Regione Calabria, Vittoria Carnevale, Direttrice Rimuseum/Unical, Giovanni Misasi, Commissario della delegazione provinciale di Cosenza, relativa all’Ordine nazionale dei biologi ed Agostino Brusco, Direttore Riserve nazionali-regionali Tarsia-Crati.
Anna Maria Schifino