Rocco Granata a Cosenza: “fiero di essere calabrese”

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COSENZA – “Sono a Cosenza, viva la Calabria, sono fiero di essere calabrese!”

E’ la frase che Rocco Granata ha vergato di suo pugno sul libro d’onore del Comune di Cosenza, al termine della visita di questa mattina a Palazzo dei Bruzi, dove ha incontrato il Sindaco Mario Occhiuto, all’indomani della serata-evento al Cinema Citrigno per la proiezione del film “Marina”, diretto dal belga Stijn Coninx, che racconta la sua storia personale ed artistica e soprattutto il successo mondiale della canzone scritta e cantata da Granata: più di 100 milioni di copie vendute e oltre 500 versioni, spesso vere e proprie cover interpretate da autentiche star della musica internazionale come Dean Martin, Connie Francis, Louis Armstrong, Toots Thielemans.

E sul libro d’onore del Comune Rocco Granata ha lasciato anche un altro segno tangibile del suo passaggio, disegnando lo spartito, proprio con le note musicali di “Marina”.

Rocco Granata non perde occasione per ricordare le sue origini calabresi, nonostante dall’età di dieci anni risieda ormai in Belgio, da quando, nel ’49, si trasferì a Genk dove il padre Salvatore lavorava nelle miniere del Limburgo.

E lo ha fatto anche questa mattina durante l’incontro con il Sindaco Occhiuto dal quale si è recato in compagnia della moglie Rosie, una sorridente signora belga che lo accompagna dappertutto. All’incontro in Comune – ormai Granata e il Sindaco Occhiuto sono diventati grandi amici – è seguito uno scambio di doni. Rocco Granata ha lasciato al Sindaco (presenti i rappresentanti della Commissione cultura, il Presidente Claudio Nigro e Mimmo Frammartino) una vera e propria collezione dei suoi ultimi cd: un disco di musica argentina inciso con alcuni musicisti di strada, un omaggio a Renato Carosone, un altro cd dal titolo “Rocco” con brani in fiammingo e in italiano, compreso “La Calabria” che anche ieri sera ha voluto fosse diffuso dagli altoparalanti del Cinema Citrigno durante la serata in suo onore, conclusa dalla proiezione del film “Marina”. Nella selezione di dischi destinata al Sindaco Occhiuto non poteva mancare il doppio “The very best of Rocco”, una raccolta, pubblicata di recente, dei migliori successi del cantante, nato 76 anni fa a Figline Vegliaturo, che include, e non poteva essere diversamente, l’acclamatissima “Marina”, e, come bonus, un dvd con il live di un suo concerto. Il Sindaco Mario Occhiuto ha ricambiato donando a Granata il gagliardetto della città di Cosenza (“lo metterò sul mio pianoforte” – ha detto il musicista), il catalogo della Mostra su San Francesco di Paola, ospitata dal Comune di Cosenza ed altre pubblicazioni sulla città dei Bruzi.

Poi, appartandosi con il primo cittadino, Rocco Granata ha lanciato l’idea di far sì che la città di Cosenza possa occuparsi della pubblicazione in Italia della sua autobiografia, scritta in fiammingo. Invito accolto con molto favore dal Sindaco Occhiuto.

La serata di ieri al Cinema Citrigno

Appena arrivato al Cinema Citrigno, dove si proiettava “Marina”, Rocco Granata è stato accolto con molto calore, soprattutto dai moltissimi parenti ed amici accorsi da Figline Vegliaturo, il suo paese d’origine. Presente in sala anche una delegazione del comune presilano.

Prima di entrare in platea, rito che si è consumato sulle note della celeberrima “Marina”, ha autografato il manifesto del film, scrivendovi sopra “Viva la Calabria!”

Poi il via all’incontro che ha preceduto la proiezione.

Il Sindaco Occhiuto, che aveva già visto il film alla Casa del Cinema di Roma il 30 aprile scorso, ha sottolineato la sua forte matrice educativa ed ha lanciato l’idea di proiettare il film nelle scuole della città.

“E’una bellissima storia – ha aggiunto Occhiuto – e quella di oggi è veramente una serata speciale . Sono molto contento  di tributare questo omaggio a Rocco Granata.”

Subito dopo, l’autore della celeberrima “Marina” alla cui storia si ispira il film di  Stijn Coninx , interpretato da Matteo Simoni, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro  Evelien Bosmans e Christian Campagna, si è impadronito del microfono e ha dispensato a piene mani la sua calabresità ed il suo orgoglio di essere cosentino:

“Sono contento di essere italiano, ma ancor più felice di essere calabrese e di essere nato a Figline, ma vengo a Cosenza con tutto il mio cuore.”

Poi prende a parlare del film, “per il 99%  è verità” e del successo della canzone che gli dà il titolo. “Marina  è stata un miracolo – dice –  cominciai a studiare musica a Figline Vegliaturo e il maestro che mi dava lezioni abitava alla stazione di Figline. Volevo solo far musica nella vita. Sentivo la fisarmonica, non sapevo cosa fosse, ma ho avuto subito la certezza che era quello lo strumento che volevo suonare.

Ho lottato molto e a 13 anni ho cominciato a suonarlo. Mio padre era felice di vedermi suonare, anche se nel film Luigi Lo Cascio, l’attore che lo interpreta, sembra un po’ duro negli atteggiamenti col figlio.

Nella mia testa c’era solo e soltanto la musica. Suonavo alle feste di matrimonio e alla comunioni, anche il sabato e la domenica. La mia grande fortuna è che nessuna delle più grandi case discografiche mi ha voluto. Ho stampato le prime 300 copie del disco ed è venuto il successo, senza saperlo e senza che io sia stato mai un uomo d’affari.” Quindi preannuncia  un concerto, con il suo gruppo, per la prossima estate a Cosenza sul Lungo Fiume.  E il Sindaco annuisce. Poi, dopo aver dichiarato di voler dividere gli onori che gli vengono tributati nella sua regione con tutti gli emigranti che sono partiti dalla Calabria alla volta di Paesi lontani, intona una canzone, “Paisiellu miu”, composta in aereo mentre era in viaggio per gli Stati Uniti e subito dopo fa risuonare in platea “La Calabria”, un vero e proprio atto d’amore verso la sua terra.

La serata si è conclusa con la consegna a Granata , da parte del Sindaco Occhiuto, del “Telesio d’argento”, premio che l’Amministrazione comunale è solita attribuire a personalità illustri delle arti e delle scienze (l’ultimo in ordine di tempo era stato lo psicanalista argentino di fama mondiale Salomon Resnik).

Subito dopo, sono stati chiamati sul palco i docenti del Dipartimento di studi umanistici dell’Università della Calabria John Trumper e Marta Maddalon, rispettivamente ordinario e associato di glottologia, che hanno tradotto in dialetto calabrese i dialoghi del film “Marina”. Dalle loro mani Rocco Granata ha ricevuto il copione originale del film, tradotto appunto in dialetto.

Prima di abbassare le luci per la visione del film, ancora dei premi dai parenti di Rocco Granata, venuti per l’occasione da Figline Vegliaturo.

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