COSENZA – Dopo Acri, Roma e Borgo di Calcata, arriva alla Galleria Marano di Cosenza “SEIDONNEPERSEI” evento nato da un’idea di Giuseppe Salerno. Sabato 15, presso la galleria di via Isonzo 11, alle ore 19, sarà inaugurata la mostra, in realtà una vera e propria installazione, che per questa tappa è stata curata dalla pittrice e designer cosentina Luigia Granata in collaborazione con Dora Marano.
Lontane per territori d’appartenenza, poetiche e modalità operative, sei artiste coscienti e forti del valore delle loro diversità, insieme concorrono alla definizione di una grande opera collettiva che, assumendo forme differenti in relazione ai luoghi attraversati, si rigenera in un divenire armonico e senza fine.
Mettendo in comune il frutto di quel sentire individuale che le rende uniche le sei artiste italiane (Luigia Granata, Lughia, Elena Finestauri, Mirna Manni, Anna Massinissa, Lucia Paese) determinano le condizioni perché ciascuna di esse possa, in successione, dare vita ad una propria architettura capace di offrire una giusta rappresentazione dell’esistente in tutta la sua complessità.
Un incontro di visioni personali, intime, che tornano a confluire ogni volta in un unicum omnicomprensivo e mai eguale a se stesso.
Un’operazione dal carattere forte e sottile allo stesso tempo, interamente giocata su equilibri declinati al “femminile” dove la disponibilità, il rispetto, l’integrazione, la flessibilità e l’accettazione sono lì a connotarne il percorso segnato da continue rinascite.
Sei le protagoniste di questa avventura che coinvolge altrettante città di riferimento e sei le opere, rigorosamente del medesimo formato (30 x 30), da ciascuna di esse offerte affinché, come tessere di un mosaico universale, concorrano all’incessante ridefinizione di quel futuro che a tutti appartiene.
L’installazione cosentina è strutturata in maniera tale da far risaltare il senso intrinseco dell’opera di ognuna delle sei artiste coinvolte in questa singolare “staffetta” artistica.
Per la tappa di Cosenza infatti, Luigia Granata ha pensato di racchiudere ogni singola tela in una trama in legno: tante cornici assemblate tra di loro in modo da realizzare una diversa forma nello spazio espositivo e suggerire così al fruitore una nuova lettura delle opere.
All’evento, che prevede una performance del danzattore e poeta Francesco Lappano e del fisarmonicista Giangiuseppe Maggi, saranno presenti le artiste e il curatore.
Le opere resteranno esposte fino al 30 giugno.