Sold out per Stefano Bollani al Castello di Cosenza

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COSENZA – Si conclude con il concerto per pianoforte solo di Stefano Bollani l’ultimo degli appuntamenti della prima parte della rassegna “Exit-Deviazioni in arte e musica”.

Chi si aspettava di assistere ad un concerto tradizionale di pianoforte sarà rimasto deluso; di sicuro Stefano Bollano non ha lasciato scontento invece chi ama l’estemporaneità della musica improvvisata nelle mani di un grande artista come Stefano Bollani.

IMPROVVISAZIONE E RIVISITAZIONE

Non un programma, non una scaletta bensì  rivisitazioni di grandi classici  dal jazz al pop italiano l’istrionico Stefano Bollani convince il pubblico del Castello Svevo di Cosenza.

Applausi a scena aperta e molte risate hanno caratterizzato l’eccezionale concerto dove l’artista si è spesso diviso tra pianoforte a coda e organo elettrico. Dopo una prima parte esclusivamente musicale, Bollani si rivolge al pubblico cosentino e a Cosenza dedica la sua prima improvvisazione: «Quello che avete appena sentito non ha un nome, allora la chiamerò Cosenza».

Insieme alle note schizza sul pianoforte, si alza e si siede, dondola e di nuovo sobbalza fino a diventare un tutt’uno con la musica; l’ artista, virtuoso, eclettico, fa molte citazioni, mischia gli stili: un prestigiatore della tastiera. I richiami per si incontrano il risultato di un equilibrio tra approccio originale e stile convenzionale ma impeccabile. Parla dei classici pianisti e li affianca alle teorie di altri meno noti. Ascoltare la “Marcia Turca” senza le ripetizioni diverte il pubblico che agli applausi aggiunge anche le composte risate.

E la musica diverte soprattutto nel finale dove esegue un middle di richieste dal pubblco in cui Finche la barca va fa da refrain per tutti i dieci brani, anzi undici, richiesti dal vivo: «Cosa posso suonare per voi». “Hotel California” si alterna a “Fin che la barca va”. Arrivano anche i Deep Purple e poi “Vacanze Romane.

RASSEGNA “Exit deviazioni in Arte e Musica” di Piano B

Azzeccate le scelte della rassegna “Exit deviazioni in Arte e Musica” di Piano B  che ha visto tra gli altri, artisti come Paolo Zanarella, il pianista fuori posto; la donna del jazz Rita Marcotulli e la forza prorompente della giovane cantautrice napoletana Floriana Cangiano, con la quale Exit si è rivolta anche al sociale collaborando con l’associazione “Gli Altri siamo noi”,  una realtà nata allo scopo di rispondere ai bisogni di persone con Sindrome di Down.

L’intento del progetto culturale è quello di dar vita ad un evento  capace di raccogliere attorno ad un unico tema – la scoperta e la valorizzazione dei beni storici e dei luoghi più suggestivi della Calabria – diverse forme d’arte e, da questo momento in poi i prossimi appuntamenti  della rassegna sono rivolti all’arte contemporanea ed alle produzioni musicali dell’eccellenza artistica calabrese.

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