Lamezia Terme ( Cz) – Coppie che scoppiano e matrimoni in frantumi. Questo il filo conduttore della commedia “L’Anatra all’arancia” messa in scena dalla compagnia “Dietro le quinte” di Milazzo (Messina), nell’ambito della rassegna “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, diretta da Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo. Uno spettacolo che ha divertito molto il pubblico del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, che ha particolarmente apprezzato la bravura degli attori: cinque personaggi, scolpiti tra comicità e satira psicologica, che hanno animato una storia fatta di continui colpi di scena e battute frizzanti. Filo conduttore della serata: le mille sfaccettature dell’amore, della gelosia, della fedeltà e dell’infedeltà. Temi tipici della commedia all’italiana, scontati ma, paradossalmente, sempre attuali. La crisi coniugale generata dalla monotonia e dal piattume e la conseguente infedeltà, sono infatti al centro della storia, che fin dalle prime battute sembra prendere una direzione “più aperta” e moderna, per invece concludersi con la gelosia di chi non vuole mollare il proprio coniuge.
La scena si apre nel salotto di una coppia in crisi: Gilberto (David Amalfa) riesce a far confessare alla moglie Lisa (Arianna Rizzo), con un tranello, la love story che la donna ha da tre mesi con un nobile francese, Jean Claude (Andrea Gitto). Dopo la confessione non segue però una reazione spropositata e gelosa del marito, anzi decide di organizzare una serata in compagnia del nobile francese e della sua segretaria Patty (Laura Briguglio), divertentissima nella sua parte di svampita. Alla fine della serata, e dopo una notte un po’ movimentata, marito e moglie si scoprono “gelosi” l’uno dell’altro, ritornando insieme e mandando via i due “amici”, che nel frattempo erano entrati in “sintonia amorosa”. Il tutto, avvenuto sotto l’occhio vigile della governante Teresina (Marilena De Pasquale), che con le sue battute in siciliano, ha particolarmente fatto divertire il pubblico. “L’anatra all’arancia” è diventata, dunque, a modo suo, un inno alla famiglia e al matrimonio indissolubile. A conclusione della serata, i direttori artistici Nicola Morelli e Walter Vasta hanno consegnato alla compagnia la maschera rossa simbolo della rassegna teatrale, mentre gli attori siculi hanno ringraziato non solo il pubblico, particolarmente caloroso, ma tutta l’organizzazione per l’accoglienza e la professionalità dimostrata. In particolare, il regista e attore David Amalfa ha sottolineato come entrare a far parte del cartellone teatrale della rassegna “Vacantiandu” sia diventato un obiettivo di tutte le compagnie teatrali.