Torna a Cosenza Laudomia, il festival di letteratura giunto alla terza edizione

Il festival è realizzato dal collettivo Laudomia insieme a La Base in collaborazione con diverse case editrici e librerie

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COSENZA – Torna il festival di letteratura Laudomia, giunto alla sua terza edizione che si terrà giovedì 12, venerdì 13 e sabato 14 settembre lungo il Museo all’aperto Bilotti di corso Mazzini a Cosenza. Il festival è realizzato dal collettivo Laudomia insieme a La Base in collaborazione con le case editrici Coessenza, Erranti, Pecore nere, Talos e Vintura e le librerie Juna, Mondadori, Raccontami e Ubik. Quest’anno è prevista un’area food a cura de La Terra di Piero che proporrà nel menù anche i Maccabuoni. Approfondimenti sul festival saranno curati da Radio Ciroma per tutta la durata del festival.

Si parte giovedì 12 settembre, alle ore 18 alla statua di Ettore e Andromaca dove verrà presentato il libro “Bahar Gaza” di Cecilia Parodi. Discuteranno con l’autrice Vittoria Morrone e Marta Monteleone. Alle 19, al 7 di cuori, Giovanna Chiara Pasini dialoga con Chiara Bologini e Diana Bosnjak Monai su “Arcobaleno” mentre alle 20, statua dei Due guerrieri antichi, Oscar Greco e Giovanni Sole discutono con Carmine Conelli su “Il rovescio della nazione”. Alle 21.30, a La Base su via Macallè, si terrà il primo di tre concerti narrati: Amaele Serino racconterà “L’hip hop della South Posse”.

Venerdì 13 settembre si riparte, alle 18, da Il Lupo della Sila dove Francesco Febbraio dialoga con Francesco Peciola su “La linea del silenzio”; alle 19, alla statua de La Grande maternità o Angoscia, Mariafrancesca Magno parla con Doris Bellomusto e Tiziana Tosi su “Arianna”, segue un monologo di Imma Guarasci. Alle 20, statua Testa di Medusa, Giulia Biondino dialoga con Sadou Diallo del libro “Quel gommone sotto la luna sognando l’Europa”. Alle 21.30, a La Base, secondo concerto narrato con Tony “il punk” Annunziata che racconterà “Il combat rock dei Polistyl”.

L’ultima giornata di Laudomia inizia alle 18 di sabato 14 settembre alla statua de L’Accoccolata con Manuela Magnelli che dialoga con Antonio Mazzeo su “La scuola va alla guerra”; alle 19, a La grande bagnante, Giancarlo Costabile parlerà con la redazione della rivista Registro sconnesso che presenterà il sesto numero. Alle 20, alla statua dei Grandi archeologi, Maria Giovanna Rullo e Franca Gareffa dialogano con Elena Zizioli, Giulia Franchi e Lisa Stillo del libro “L’altra scuola”. Ultimo concerto narrato, sempre alle 21.30 a La Base, vedrà Francesco Ficco presentare il disco dei Lager “Outer than yesterday”. In mattinata al Csoa Rialzo su viale Giacomo Mancini, il Gruppo d’acquisto solidale ha organizzato un aperitivo per Laudomia che sarà un’occasione per incontrare autrici e autori del festival.

In caso di pioggia le presentazioni si terranno nella libreria Ubik in via XXIV Maggio, 49 mentre i concerti narrati si svolgeranno nella sede de La Base fino ad esaurimento posti.

Il tema dell’edizione 2024 è Marginalia – Il festival delle note (non più) a margine. «Provare a entrare all’interno di un’opera letteraria – scrive il collettivo Laudomia – è come provare a penetrare nei meandri della complessità sociale, non sappiamo mai da quale pertugio infilarci. Il più delle volte, l’ingresso principale è sbarrato, mentre quello secondario non riusciamo neanche a trovarlo. Allora, stanchi e spazientiti, spesso scegliamo la via più comoda, la lettura più semplice, l’interpretazione più in voga».

Continua il manifesto del festival: «E se provassimo, una buona volta per tutte, a ribaltarli questi paradigmi, a scegliere nuove letture, interpretazioni inedite, protagonisti inaspettati? E se cambiassimo le note a margine di tutte le opere capitali (e non solo) della storia letteraria mondiale, conferendo sensi nuovi a ciò che pensavamo ingessato per sempre? E se, ancora di più, trasformassimo gli scritti minori, quelli più isolati, più sfortunati, meno venduti, nel corpus principale della narrazione letteraria contemporanea, cosa succederebbe?».

«Si tratta di adeguarsi al fatto che un altro discorso è stato sempre presente e vivo solo che forse non ce ne siamo mai accorti, lasciando che divenisse minoritario – conclude il collettivo Laudomia – Con quale finalità? Si tratta, in definitiva, di esercitare un contropotere letterario, valorizzando il discorso minore, per annullare, una volta per tutte, ogni forma di potere, anche quello della parola, molto, troppo spesso, più devastante di tante armi di distruzione di massa. Per questo, marginalia, il festival delle note cresciute, adulte, delle note (non più) stonate».