CLETO (CS) – Il trekking urbano nasce a Siena per riscoprire la città a piedi. È un fenomeno che si sta dilagando in tutta la Penisola; infatti anche a Cleto da quattro anni ogni 25 aprile si pratica questa attività che nel corso delle precedenti edizioni ha richiamato un sempre più crescente numero di partecipanti accorsi da ogni parte della regione. Una passeggiata attraverso percorsi studiati per offrire la possibilità di vivere un’esperienza unica, coniugando la possibilità di immergersi nell’arte e nella natura, facendo sport. Il trekking urbano vuole essere un “viaggio” nel gusto, alla scoperta della gastronomia locale attraverso la conoscenza di piazze, palazzi, chiese e castelli di uno borghi più belli della Calabria.L’itinerario parte da Piazza Aldo Moro, cuore di Cleto e prevede la visita del borgo per scoprire, passeggiando piacevolmente tra le vie, curiosità, storia e leggende degli antichi edifici e dei personaggi storici che vissero nel borgo. Dal Castello Medioevale di Cleto dell’anno mille, fino alla Chiesa della Consolazione eretta nel 1600, con cupola a cuspide maiolicata, vera e propria rarità. La Chiesa di Santa Maria Assunta, importante testimonianza di architettura del 1500; nonché le numerose grotte e cisterne presenti nel centro storico. Questi sono solo alcuni dei luoghi oggetto della visita del borgo di Cleto.L’iniziativa si conclude con “l’aperitivopranzo”, ovvero un momento conviviale fatto di degustazioni di prodotti tipici locali. E in perfetto stile tradizionale, non mancherà la musica! Nel pomeriggio, il cantastorie Calabrese Nando Brusco presenterà il suo ultimo lavoro dal titolo “Tamburo e voce”. Un progetto musicale quello di Nando Brusco frutto di ricerche artistiche ed esistenziali, che racchiude in un CD i canti , racconti e le vicende ironiche e drammatiche, che appartengono alla storia calabrese. Il trekking urbano ed il Cletofestival nel corso degli anni hanno dato al territorio quell’importanza che hanno fatto incrementare il numero di visitatori assicurando loro una gradevole permanenza nel borgo ed innescando al contempo una piccola economia basata sulla cultura e la salvaguardia del territorio.