Una “Passione” tutta mendicinese. Conferenza stampa di presentazione dei riti del Giovedì Santo

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Juovi SantuMENDICINO (CS) – Una passione bruciante infiamma gli animi e i cuori del popolo mendicinese. Una tradizione che si rinnova da secoli. Questa mattina, presso il teatro comunale di Mendicino si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei riti pasquali della Settimana Santa. Organizzata dal circolo culturale “Pandosia” – circolo “storico” sorto negli anni ’60 in veste di associazione che operava soprattutto sul territorio cosentino, che ha indetto tra l’altro il primo concorso letterario di poesie dialettali negli anni ’60 e agli inizi degli anni ’70 il primo concorso in Calabria per lavori teatrali dialettali grazie al quale emersero Vincenzo Ziccarelli ( autore di un lavoro inedito su re Alarico) e Coriolano Martirano (autore di un testo di storia del teatro calabrese)-  e dal gruppo Juovi Santu per riproporre  le antiche celebrazioni pasquali – tessuto integrante delle tradizioni della comunità di Mendicino, i cui ricordi risalgono al 1900 grazie alle tracce tramandate oralmente- che avvenivano ogni quattro anni e che furono poi interrotte allo scoppio della seconda guerra mondiale per poi riprendere nel 1946, ha visto sul palco il sindaco Antonio Palermo (reduce tra l’altro della cerimonia che si è tenuta in mattinata presso la Prefettura di Cosenza di consegna- da parte del Prefetto Gianfranco Tomao -del Decreto firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il quale è stato conferito il titolo di Città a Mendicino), il Presidente del circolo culturale “Pandosia” Antonio Catalano e alcuni degli attori che prenderanno parte ai riti. Dopo aver ringraziato il circolo culturale “Pandosia” che ogni anno si impegna ad organizzare la rappresentazione storica della passione di Cristo, il sindaco ha definito l’evento un fatto sociale, «l’evento- fa sapere il sindaco- costituisce una delle più belle rappresentazioni calabresi aventi come tema i riti della Settimana Santa. In fatto di qualità, impegno e suggestione le nostre rappresentazioni non hanno pari. Invito la cittadinanza a partecipare ai riti di Mendicino che oggi , tra l’altro, ha assunto il titolo onorifico di Città».

« Merito del sindaco- incalza Antonio Catalano- è aver compreso che si tratta di una tradizione importante-risalente ai primi anni del ‘900 – in cui saranno protagonisti cento cittadini che, nel corso dei due giorni di rappresentazione, vestiranno i panni di attore». Gesù (Alessio Panfili), la Madonna (Cinzia Bastone), Caifa (Dino Reda) ,Erode ( Simone Gallo) e Pilato (Francesco De Rose) saranno le cinque figure portanti a cui si aggiungono Pietro (Roberto Ianni), il cieco risanato (Mike Gaudio), gli apostoli Giovanni (Luciano De Cicco) e Tommaso (Domenico Luciani). A precedere la Via Crucis, “U Pinnuni”- figura presente solo nelle rappresentazioni mendicinesi- o staffetta che indica la strada verso il Calvario richiamato da tre squilli di tromba e dal battere di un tamburo e di una grancassa.Mistiari Poi il gruppo dei “Mistieri” che narrano cantando la Passione del Cristo e gli angeli che intoneranno un brano scritto dal poeta mendicinese Giuseppe Reda . Gli attori con addosso costumi di foggia romana, alcuni dei quali realizzati a mano da Luigi Rubino (interpreta un soldato), saranno protagonisti di uno short- movie di due giorni per le vie del paese. Il processo al Cristo si svolgerà sabato 19 marzo, alle ore 20.00 in piazza Duomo, nel mentre la Via Crucis, si svolgerà giorno 20 con partenza alle ore 15,30 da piazza Municipio e culminerà con la crocifissione sulla collina di rione “Castello”. Una tradizione antica, una liturgia popolare per rivivere e far rivivere una “Passione” lunga duemila anni.

Rita Pellicori

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