“Voler bene alla terra”, lo slogan di Terra Madre vede protagonista il Pollino

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POLLINO (CS) – Voler bene alla terra è lo slogan dell’edizione 2016 di Terra Madre, l’appuntamento internazionale biennale che Slow Food propone a Torino per raccontare il mondo buono, pulito e giusto. Un’edizione particolarmente ricca di novità in occasione dei vent’anni dalla nascita del Salone internazionale del Gusto che lascia la sede storica del Lingotto di Torino per concentrarsi nel cuore della città piemontese con l’accesso gratuito al mercato nazionale ed internazionale delle produzioni.

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Un’edizione che vedrà protagonista – come nell’ultima edizione di due anni fa – il Parco Nazionale del Pollino che della tutela della terra e dell’agroalimentare di qualità ne ha fatto un elemento di promozione del territorio e di attrattiva legata al turismo esperienziale sempre più diffuso in Italia. Lo stand Pollino People Experience, ubicato nella suggestiva cornice del Parco del Valentino, vedrà la partecipazione di oltre 25 aziende del territorio calabro – lucano legate dal comun denominatore di essere attività produttive in piena sintonia con l’area protetta, attente alla qualità ed identità delle produzioni.

«Al mondo in visita al Salone Internazionale del Gusto di Torino racconteremo la bellezza del Pollino con le storie di quanti hanno scelto di vivere e lavorare in questo meraviglioso territorio che da tempo si avvale della Carta Europea del turismo sostenibile ed è entrato a far parte a pieno titolo della rete mondiale dei Geopoarchi dell’Unesco. Un’occasione unica – racconta il presidente Domenico Pappaterra presentando la spedizione del “paniere Pollino” – che ci permette di collocare le nostre eccellenze enogastronomiche al fianco delle migliori esperienze agroalimentari del mondo, forti anche del Marchio del Parco, un marchio di qualità ambientale, che sostiene e tutela gli uomini e le donne che hanno scelto il Pollino per continuare la tradizione agricola radicata da sempre sui nostri territori e che oggi è diventata occasione di sviluppo anche per tanti giovani che ritornano alla terra riscoprendone il valore economico e sociale, culturale e paesaggistico».

Nel presentare l’edizione 2016 di Terra Madre il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, ha ribadito il valore “politico” delle scelte che ogni giorno compiono i consumatori: «Noi, con le nostre scelte, determiniamo il successo di un sistema di produzione, di agricoltura, di allevamento, e soprattutto determiniamo il futuro del pianeta». «Voler bene alla terra significa prendersene cura, occuparsene con gentilezza e amore: coltivare e custodire l’ambiente deve essere il segno distintivo di questo momento», ha commentato Petrini, presidente di Slow Food. «Serve una mobilitazione delle anime di tutti noi, un movimento globale che prenda in mano le disuguaglianze economiche ed ecologiche e si impegni per risolverle». Dal 22 al 26 settembre il Pollino ha così deciso di ritornare da protagonista nel mercato nazionale e bissare il successo e l’entusiasmo generato dall’ultima partecipazione al Salone del Gusto delle produzioni agroalimentari del Parco.

La scelta di uscire dal polo fieristico, per venire incontro al pubblico e coinvolgere tutta la città si annuncia come una edizione che raddoppierà il numero dei visitatori. «Momento speciale – ha concluso Pappaterra – per presentare a centinaia di migliaia di visitatori le aziende migliori del Pollino e le unicità delle nostre eccellenze agricole» in un contesto tra i più qualificati nel panorama fieristico internazionale dove la centralità la assumono le Comunità del cibo e il ruolo da protagonisti che sempre più è assegnato a tutti coloro che nel mondo coltivano e producono il nostro cibo, mettendo in evidenza valori come responsabilità sociale e sostenibilità.

All’edizione 2016 di Terra Madre sono previsti circa 800 espositori da 100 Paesi, 180 Presìdi Slow Food italiani tra i quali figura anche il Moscato Passito al Governo di Saracena, 150 Presìdi Slow Food internazionali provenienti da 55 Paesi, 5000 delegati della rete di Terra Madre da oltre 500 Comunità del cibo, provenienti da 160 Paesi.

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