COSENZA – Un doppio appuntamento impegna i teatri cosentini questo fine settimana.
Sabato 8 marzo alle 21,00 al Teatro dell’Acquario torna in scena “I monologhi della vagina”, con Carla Serino, liberamente tratto dalla pièce omonima di Eve Ensler e tradotto in dialetto cosentino. Una serie di donne, infatti, anche attraverso il dialetto cosentino fotografano un mondo femminile universale.
Eve Ensler, è una drammaturga statunitense che ha scritto i Monologhi della Vagina, dopo un lungo lavoro di ricerca, e dopo aver intervistato centinaia di donne di tutte le culture e di tutte le età, e molto spesso interpretato da lei stessa nei teatri della Off Brodway. Premiata con un Obie Award I Monologhi sono stati tradotti in 35 lingue, e sono stati portati in scena a Broadway da Susan Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder e a Londra da Kate Winslet e Cate Blanchett. In Italia tantissime attrici tra le quali Lella Costa e Lunetta Savino. Da questo grande successo è nato il V-Day, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Domenica 9 Marzo alle 18,00 è invece la volta dei più piccoli al Teatro Morelli con “I tre procellini”, interpretato da Lorenzo Frondini, Fausto Marchini e Claudio Massimo Paternò.
In questo spettacolo si è rimasti fedeli alla versione del racconto più simile all’originale: i primi due porcellini muoiono, il lupo viene mangiato dal terzo, simbolo della sopravvivenza e della capacità di prevedere le cose. Data l’età dei bambini a cui ci si rivolge si è cercato, con semplicità, di delineare tre caratteri di porcellino, che portassero già nel nome la storia di un destino: Pigro, Medio e Saggio. La scelta del materiale per costruirsi la casa diventa il pretesto per ragionare sui piaceri e sui doveri della vita, sui consigli di una mamma molto presente, sulla paura di andare per il mondo da soli, sull’esistenza vera o presunta del lupo. La figura del lupo, recitato a turno dagli attori, gioca tra la necessità animale di seguire la propria natura e la voglia di fare paura, nella consapevolezza che ai bambini un po’ piace avere paura…