CATANZARO – Un diario intimo che racconta un’esperienza estrema di paternità, il rapporto denso e accidentato fra un padre e un figlio disabile: questo è “Zigulì”, l’intenso spettacolo che Francesco Colella porterà sul palco del Teatro Comunale di Catanzaro il 3 maggio, alle ore 21.
Un modo per rincontrare ed apprezzare nuovamente l’artista catanzarese, reduce da importanti successi a livello nazionale e internazionale, in un’occasione speciale: il II compleanno del Comunale, da quando Francesco Passafaro e Stefano Perricelli, con tutta la loro squadra, hanno riaperto la storica struttura di proprietà della famiglia Proto.
Un’opera che farà emozionare e riflettere perché narra la fragilità di un padre di fronte alla disabilità del figlio.
La paura e il desiderio della morte. Il bisogno intimo di sparire. La pallina dolce di una caramella e l’amaro di una lingua che lecca per terra. I legni da raccogliere e da intagliare, levarne la crosta per accarezzare le impurità, i nodi. La camicia che si sporca sempre, che prima di uscire è sempre da cambiare e che comunque sempre rimane sporca. Il lupo che il padre, prima o poi, vorrebbe incontrare. E poi le testate, le spinte, i morsi, i graffi tra gli abbracci e le esplosioni di risate. E, qualche volta, i baci.
Una storia d’amore dove tutto accade disordinatamente, senza nessun galateo sentimentale.
Lo spettacolo è della Compagnia Teatrodilina, tratto dal libro Zigulì di Massimiliano Verga e prodotto da Fondazione Sipario Toscana Onlus-La Città del Teatro, con la regia di Francesco Lagi.