Coldiretti Calabria: cosa cambia con la nuova Pac 2023-2027. Incontro informativo

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COSENZA – La Nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC)  2023-2027 cos’è e come cambia, cosa bisogna fare e quale sarà l’impatto sui pagamenti diretti alle imprese agricole.  Un tema di grande interesse per gli agricoltori. Di questo si parlerà in un incontro formativo/informativo organizzato da Coldiretti Calabria, che si terrà a Palazzo Gagliardi in via Garibaldi,8 mercoledì 8 febbraio p.v. alle ore 16.00 a Vibo Valentia.   “Vogliamo – commenta Giovanni Cipolla responsabile regionale della PAC e del PSR Calabria – far  cogliere alle aziende  tutte le opportunità offerte dalla nuova Politica Agricola Comune e quindi sui nuovi meccanismi di applicazione della PAC e le modalità di pagamento diretto”.

Parteciperanno Giuseppe Porcelli  vice presidente Coldiretti Vibo- Catanzaro-Crotone, Maria Limardo e Corrado Maria Carmosino rispettivamente sindaco e assessore agricoltura del comune di Vibo Valentia, Pietro Bozzo  direttore Coldiretti Interprovinciale, Giovanni Cipolla responsabile regionale Pac e Psr. Dopo aver ascoltato gli agricoltori, concluderà Fabio Borrello Presidente Interprovinciale Coldiretti di CZ-KR-VV. La nuova Pac – ricorda Coldiretti – introduce un sistema di 5 pagamenti: pagamento base, ecoschemi, ridistributivo, giovani agricoltori e sostegno accoppiato. Le risorse finanziarie sono le stesse della Pac precedente  ma ci sono agricoltori che avranno un aumento dei pagamenti ed altri agricoltori che avranno una diminuzione, perché la nuova Pac è più selettiva serve impiegare al meglio le risorse a disposizione, da utilizzare fino all’ultimo. “L’obiettivo – precisa Fabio Borrello – è quello di costruire con gli agricoltori, una Pac “a misura d’impresa”, un’esigenza ancor più impellente nell’attuale congiuntura economica, con le aziende alle prese con costi in forte aumento, speculazioni sui mercati e anomalie climatiche. Sono varie le opportunità per le diverse tipologie di imprese – aggiunge Borrello- che si adattano pure a tante nostre realtà, comprese quelle più marginali e di montagna dove alcuni comparti, come quello zootecnico, giocano un ruolo fondamentale e meritano grande attenzione”.

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