Per far ripartire l’economia calabrese, Confapi Calabria, con il suo Presidente Francesco Napoli, lancia delle proposte a chi, dopo le elezioni del 23 novembre, sarà il Presidente della Regione.
Meno burocrazia: rendicontazione a 150 giorni per i Bandi comunitari. Conclusione della rendicontazione dei bandi Poi 2007/2013 ancora inesistente. Incarichi a rotazione anche nelle dirigenze regionali. Chiusura delle ASI per mancanza di raggiungimento degli obiettivi.
Finanziamenti mirati : limitazione del Fondo Perduto. Rispetto della normativa comunitaria di obbligo di pagamento a 30/60 giorni dei debiti della Pubblica Amministrazione. Revisione Fincalabra.
Fare rete nell’agroalimentare: maggiore accessibilità ai finanziamenti regionali. Incentivare la costituzione e la nascita dei consorzi tra aziende anche in previsione dell’esportazione. Certificazioni DOP/ DOC per macroaree di produzione per caratterizzare non solo il prodotto, ma anche la zona.
Creare un marchio Calabria: maggiore continuità nelle Fiere. Creazione di una struttura ad hoc per la gestione delle varie fasi di export che possa mettere in rete le varie aziende e aiutare l’ingresso in nuovi mercati.
Promozione albergo diffuso: interventi riqualificazione coste, impianti di depurazione e raccolta rifiuti. Formazione specifica manageriale e imprenditoriale nel settore turistico. Promozione e diffusione della realizzazione degli “Alberghi Diffusi”.
Sostegno ai trasporti: riduzione dei bolli di circolazione per gli autoveicoli destinati al trasporto. Bandi per aziende private per la riqualificazione delle aree industriali. Nella logistica portuale l’implementazione ed ampliamento delle infrastrutture, migliorando le attività di stoccaggio e di movimentazioni interne. Accelerare le operazioni, prevalentemente nella fascia ionica (SS 106), rispetto ad una viabilità che garantisca ai mezzi pesanti di non passare in intere aree urbane.
Formazione e lavoro: creare forme alternative alla L.407 per il mantenimento dei livelli occupazionali e le agevolazioni alle assunzioni. Riduzione Irap: al 4,97 % in Calabria è la più alta del resto d’Italia. Regolamentazione dell’apprendistato alternanza scuola/lavoro ad oggi in Calabria totalmente assente. Formazione di manodopera e professionalità specialistica.
Sanità più efficiente: stabilizzazione delle convenzioni con i privati. Rigido controllo dei ricoveri fuori regione in strutture private convenzionate. Applicazione dei piani di zona che forniscono una mappatura del territorio, onde evitare la nascita di strutture dalla stessa tipologia nella stessa zona e la permanenza di settori con carenza di accoglienza. Sanzioni economiche per i comuni che utilizzano i fondi destinati ai trasporti disabili per altre necessità venendo meno all’obbligo di legge sancito dalla L.104 che garantisce alle persone disabili la mobilità all’interno del territorio della provincia. Formazione specifica per gli operatori dei centri benessere e realizzazione dell’albo professionale della categoria per eliminare la pirateria e l’abusivismo professionale.
Edilizia sostenibile: riduzione della tassazione sulla seconda e terza casa. I.v.a. agevolata anche sul primo magazzino. T.a.r.i. solo per chi abita l’immobile e calcolata sul numero effettivo di abitanti l’unità immobiliare ed eliminazione della stessa in capo ai proprietari di nuovi edifici. Eliminazione accise sul gas metano per tutte le imprese che realizzano immobili in classe energetica A. Eliminazione accise regionali, comunali e provinciali sull’energia elettrica sui nuovi edifici che utilizzano energie alternative in misura pari o superiore al 50%. Eliminazione dei costi delle opere di urbanizzazione per i lotti non urbanizzati: sarà compito dell’impresa costruttrice realizzare tutte le opere che ricadono sul terreno di proprietà. Credito d’imposta per persone fisiche sull’acquisto della prima casa da poter utilizzare nei 5 anni successivi. Ritorno all’imposta del 1% per l’azienda costruttrice che prende in permuta un immobile da un privato.
Tecnologia: fondi per potenziare il commercio elettronico. Piano telematico di connessione in rete tra Regione/Comuni/Aziende.