Le posizioni assunte ed ampiamente spiegate dal Comune di Corigliano, Cs in merito all’oggettiva insostenibilità di una gestione continua e prolungata di sbarchi nel porto, non sono mai state e non sono di natura ideologica o tanto meno politica. Non abbiamo remore nel dire, allo stesso tempo, che comprendiamo bene le ragioni alla base delle recenti esternazioni del Governatore della Lombardia Roberto Maroni. E che condividiamo rispetto alla necessità di far emergere e denunciare, senza alcuna finta retorica dell’accoglienza, l’assurdità di dover fronteggiare da soli, sui territori, soprattutto in aree depresse come la nostra, quella che appare con tutta evidenza come una emergenza europea ed internazionale di portata epocale. Corigliano non è razzista né rifugge dall’accoglienza che continua invece a caratterizzarla. La questione per fortuna o purtroppo è meno teorica e più pragmatica: Corigliano e la sua amministrazione comunale, ma analogo discorso vale ad esempio anche per le strutture ed il personale sanitario già deficitarie rispetto alla popolazione residente, non sono nelle condizioni materiali e logistiche di poter gestire, continuatamente, sbarchi e afflussi di questa portata, pur se soltanto di passaggio dall’area portuale. Analoghe difficoltà, del resto, sono state registrate stamani (lunedì 8 giugno) da parte di tutti gli attori istituzionali coinvolti ed intervenuti. Il problema è reale e non è di opinione o di intenzione rispetto all’accoglienza o meno di questa povera gente cui va sempre tutta la nostra solidarietà umana. La questione resta tutta e soltanto gestionale e di risorse locali del tutto inadeguate rispetto all’impegno ed alle responsabilità richieste. Ciò nonostante anche oggi non abbiamo fatto mancare l’assistenza, seppur minima, della macchina comunale, in stretta collaborazione con il Prefetto ed il Questore di Cosenza e con tutte le forze dell’ordine presenti, per garantire le operazioni di identificazione e ristoro alle centinaia di migranti approdati a Corigliano. Ciò che resta intollerabile è, di fatto, lo scaricabarile del Governo nazionale in contesti e situazioni che richiedono ben altre risorse, mezzi e forme di intervento direttamente da parte dello Stato centrale e da parte dell’Unione Europea. E’ quanto ha dichiarato il Sindaco Giuseppe GERACI, nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Analoghe dichiarazioni il Primo Cittadino ha ribadito ai microfoni delle emittenti radiofoniche e televisive nazionali e internazionali, Rai, Mediaset, Reuters e Sky, che nella giornata di oggi hanno seguito con particolare attenzione il quarto sbarco nel porto di Corigliano. GERACI sarà intervistato inoltre domattina (martedì 9 giugno) in diretta telefonica dal Tg3 alle ore 7.30, su Sky alle ore 12 e parteciperà via Skype alla trasmissione delle ORE 13, Fatti e Misfatti, condotta da Paolo Liguori. Il Comune ha intanto assicurato stamani al porto bagni chimici, transenne e contenitori per i rifiuti. Non si è occupato, così come era stato fatto per i precedenti 3 sbarchi, del servizio ristoro o di fornire ai 475 immigrati sbarcati intorno alle ore 9,20 di questa mattina, indumenti puliti e coperte. Sono 32 i minori non accompagnati presi in carico dai servizi sociali che saranno affidati alle diverse strutture accreditate calabresi. Non versano in condizioni critiche le donne incinte che dopo essere state accompagnate in ospedale hanno raggiunto nuovamente il gruppo. Per una prima sistemazione degli adulti, in attesa di essere trasferiti per le diverse destinazioni, si sta verificando anche la possibilità di ospitarli in strutture alberghiere del territorio.
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