In riferimento ad alcune notizie di stampa – informa il Dipartimento regionale “Agricoltura” in una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Giunta – il settore agro-alimentare calabrese non è tra quelli che spendono male. Per quanto riguarda i finanziamenti dell’Unione Europea utilizzati in maniera poco oculata da alcune regioni italiane, o addirittura non utilizzati e che, quindi, rischiano di ritornare al mittente, nel settore agro – alimentare calabrese si respira invece una situazione di serenità. Serenità perché, da quanto emerso dall’annuale seduta del Comitato di Sorveglianza del PSR Calabria 2007/20013, l’attività di spesa del settore è perfettamente in linea con quella nazionale e mostra tangibili segnali di efficienza. Proprio nel corso del Comitato di Sorveglianza della settimana scorsa, l’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra aveva reso noto come l’andamento dell’attuazione del PSR collochi la nostra Regione al di sopra delle “performances” delle altre regioni obiettivo convergenza e perfettamente allineata a quelle dell’obiettivo competitività. Un risultato della massima rilevanza se si considera la crisi che attanaglia tutti i compartimenti, in particolare nelle regioni meridionali. E invece quello dell’agricoltura calabrese è senza dubbio tra i pochi settori che negli ultimi anni non solo non hanno compiuto passi indietro ma, anzi, hanno mostrato importanti segnali di crescita. “Tutto questo certamente grazie ad una buona politica che privilegia la qualità della spesa– ha affermato l’assessore Trematerra – e che guarda alla programmazione futura con largo anticipo, insieme con la consapevolezza dei punti di forza e delle criticità riscontrate ad oggi, che serviranno certamente ad operare meglio”. Un’oculatezza che ha fatto sì che la percentuale d’errore del PSR Calabria 2007/20013 sia nettamente al di sotto sia della media nazionale che di quella comunitaria. Diversa, secondo Trematerra, sarà la logica programmatoria del prossimo sessennio, che funzionerà per obbiettivi tematici, privilegiando la qualità e la rapidità dei progetti realmente produttivi per il nostro territorio e punterà sui patrimoni che ad oggi sono stati, a torto, trascurati, come le montagne e le risorse idriche. Nell’ottica, inoltre, di rendere i fondi comunitari il più possibile produttivi ed utili alla crescita dell’economia e alla valorizzazione del territorio calabrese e delle sue potenzialità, in questi ultimi scorci dell’attuale programmazione, il PSR Calabria ha deciso di spostare alcune risorse, verso settori ove la domanda è molto alta e dove quindi saranno ottimizzati. Tutti motivi per i quali il settore agro- alimentare della nostra regione non si sente chiamato in causa dai segnali di pericolo lanciati da alcuni organi di stampa nazionale e regionale, ma si trova in linea, invece, con le idee del Ministro della Coesione territoriale Carlo Triglia che, anche in riferimento alla prossima programmazione, ha auspicato che si ponga rimedio alle debolezze progettuali, organizzative e amministrative, limitando sprechi e gravi ritardi. Del resto, gli stessi rappresentanti della Commissione Europea e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che hanno preso parte alla seduta del Comitato di Sorveglianza, hanno espresso la propria soddisfazione circa l’operato della Calabria, che ha raggiunto ottimi risultati dal punto di vista della qualità, dei controlli e del tasso di errore e soprattutto per l’importante trend di spesa avviato dal dipartimento Agricoltura nell’attuale programmazione