ROMA – Sale a 3,5 miliardi di euro la stima dei danni provocati all’agricoltura, in seguito dall’ultima perturbazione che si è abbattuta nelle ultime ore su tutta la Penisola e che adesso sta interessando il Meridione. Tra nevicate, allagamenti, frane, siccita’, aziende e coltivazioni distrutte, macchinari inutilizzabili, blocco dei trasporti, strade rurali cancellate. E’ quanto denuncia la Cia-Confederazione italiana agricoltori che chiede l’immediata dichiarazione dello stato di calamita’ e interventi mirati per le zone colpite in queste ore dalle intemperie.
”L’attuale ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia rende tutto piu’ complesso. Lo scenario – avverte la Cia – e’ preoccupante. Il settore primario e’ in piena emergenza.
Tantissime le zone devastate dalle piogge torrenziali e dal vento (diverse sono state le trombe d’aria, come quella che si e’ abbattuta sulla provincia di Taranto). Risultano gravemente danneggiate, a causa delle abbondanti piogge, degli smottamenti di terra e delle esondazioni di fiumi e canali, strutture agricole e in particolare serre orticole e florovivaistiche”.
Per questa ragione la Cia ha rinnovato la richiesta al governo per la sospensione dei pagamenti delle tasse, dei contributi previdenziali e dei mutui, adottando un congruo rinvio senza eventuali interessi. Nello stesso tempo la Confederazione ha organizzato sul territorio centri di assistenza per gli agricoltori e sta portando avanti un’attenta attivita’ di monitoraggio.