CASTROVILLARI (CS) – La cooperazione come chiave di volta per il cambiamento, per superare quel “provincialismo” che in passato tante volte ha limitato le possibilità di crescita della nostra regione e educarci a un gioco di squadra, a fare rete tra tutte le realtà positive della Calabria.
Questo il tema al centro dell’intervento dell’associazione culturale “InOper@” di Lamezia Terme che sabato scorso, 26 ottobre, ha partecipato come partner alla IIIª Edizione del “Calabria Day”, svoltasi a Castrovillari, manifestazione organizzata dall’associazione “Io resto in Calabria” per dare occasione di incontro e confronto tra comuni, associazioni, imprese ed enti impegnati a vario titolo nella costruzione di una “bella storia” della Calabria.
“Cooperare e partecipare” questo il tema della sessione, coordinata dai giornalisti Rossella Galati e Giovanna Mazza, alla quale ha partecipato il sodalizio lametino rappresentato dalla presidente Elena Ruperto, nell’ambito di una discussione ricca di spunti e di proposte insieme ai rappresentanti di Legacoop Calabria, Europe Direct, Orme nel Parco, Talita Kum, Callipo, de Tommaso, Caffo, In Tour, Comune di San Giovanni in Fiore, Amaroni Mieli, Dignità e Lavoro, Manager Zen, Agorà Kroton, Agenzia Borghi Solidali, Comune di Amaroni, Progetto Policoro, Piero Muscari Comunicazione, Re Nilio, Istituto Piepoli, Centro Servizi al Volontariato di Vibo Valentia.
“Il desiderio di mettere insieme le competenze e i progetti di un gruppo di giovani lametini provenienti da studi ed esperienze diverse è stata la spinta iniziale della nascita della nostra associazione” ha affermato la Presidente Elena Ruperto intervenendo nel dibattito, sottolineando la “filosofia” dell’associazione che è quella di “essere una sorta di piattaforma dove tutte le realtà positive della nostra città e della regione possono avere uno spazio in cui far emergere lo spirito positivo con cui chi sceglie di restare in questa regione, così come chi per i motivi più diversi se ne è andato, vuole farlo con entusiasmo, con creatività, facendo in modo che il proprio bagaglio personale di esperienze e competenze diventi un patrimonio per tutti”. “Su questa linea” – ha aggiunto – “stiamo collaborando con le scuole, in particolare con il Liceo “Campanella” e con altre realtà associative della nostra società e della nostra regione, convinti che ciò che si fa insieme, quando ci si sente squadra, è un valore aggiunto, è una occasione per dare il segno di un progetto grande di cambiamento per la nostra regione del quale facciamo parte in tanti, ognuno dando il suo contributo”.