Tutto fumo e niente arrosto. Doveva essere il presidente del rilancio verso grandi scenari (“Ho in serbo grandi sorprese per i tifosi dell’Acri”, ci aveva detto, ndr) e invece Franco De Caro, se mai la sua presenza fosse stata richiesta e desiderata dall’ambiente e dai tifosi rossoneri, si tira fuori e chiude cosi lapidariamente la storia che lo voleva nei giorni scorsi vicino a diventare patron unico della società rossonera.
D. Ci racconta allora come sono andati per lei questi giorni convulsi? Come mai è saltata la trattativa con l’Acri?
R. Perchè semplicemente non ho più interesse a venire ad Acri.
D. I suoi interessi non sono quindi coincisi con quelli dell’Acri?
R. Diciamo si che non abbiamo interessi comuni.
D. E Cosenza?
R. Io se una cosa la devo fare la faccio subito, non mi piace perdere tempo.
D. De Caro quindi che fa?
R. Mi riposo, e per un anno sto lontano dal calcio.
D. Salvo clamorose sorprese?
R. Salvo clamorose sorprese.
Andreina Morrone