ECCELLENZA, Acri: è amaro il ritorno di Ferraro. N. Gioiese in fuga, segue il Rende

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15^ Giornata, Girone unico calabrese:

Acri – Roccella  0 – 1

ACRI (4-4-2): Marchese; Covello (1′ Manfredi), Scarlato, Carbonaro, Luzzi ( 26′ st G. Ferraro); Fiore, Calomino, Levato, Maio; Amendola, Longo. A disp: Di Iuri, Piro, Ferraro V., Campanaro, Sesti. All: M. Colle

ROCCELLA (4-3-1-2): Occhiuzzi; Laaribi, Sorgiovanni Matteo, Ienco; Sorgiovanni Marco, Carrato, Calabrese; Di Maggio (46′ st Seminara); Saffioti, El Aoudi (16′ st Carrà). A disp.: Belcastro Carlo, Albanese, Belcastro Giuseppe, Khanfri, Trimboli,. All: F. Ferraro

Marcatori: 45′ p.t. Di Maggio

Arbitro: Catanoso di Reggio Calabria

Assistenti: Sicilia di R. Cal. e Sorrenti di Taurianova

Ammoniti: Fiore (A) 4′, Occhiuzzi (R) 36′

Recuperi: 0 p.t., 4′ s.t.

NOTE: 350 circa i tifosi acresi in tribuna e una trentina quelli del Roccella 

CRONACA – Domenica grigia come il cielo sopra il “P. Castrovillari”, per i ragazzi di mister Colle. Orfani di Riolo, ancora out per inforunio, e di Mancino, fuori per squalifica, i rossoneri erano schierati in campo con un azzardato 4-4-2 che vedeva Fiore come inedito centrocampista  esterno, in avanti la coppia Amendola-Longo e l’esordiente Scarlato come centrale difensivo. Il Roccella invece schierava Di Maggio dietro a Saffioti e all’ex di giornata El Aoudi. Ma l’ex di rilievo del giorno era sicuramente il tecnico degli ospiti Francesco Ferraro, contestato sonoramente dai tifosi locali, che tornava ad Acri dopo aver guidato la squadra lo scorso campionato ed essere stato tra i protagonisti della sciagurata retrocessione dell’anno scorso.

Il primo tempo della partita si apre con qualche occasione in avanti per i padroni di casa. Al 15′ un volenteroso Fiore, che non si risparmia sulla fascia e in un ruolo che non è il suo, arriva palla al piede in area ma non si fa impensierire il portiere avversario. Sfortunati in seguito anche Longo e Amendola su calcio di punizione. Al 37′ poi sempre un proposito Fiore in avanti apre un varco nell’area avversaria per Amendola che viene però fermato da Occhiuzzi; il portiere blocca però la palla fuori area e per questo si guadagna il cartellino giallo. L’Acri sembra più vogliosa e reattiva ma sul finire del primo tempo arriva il gol del vantaggio degli ospiti: su calcio di punizione tiro angolato di Di Maggio che scavalca la folta barriera acrese (ma forse c’è deviazione) e batte Marchese (oggi non brillante il portiere rossonero). 

Nella ripresa Colle corre ai ripari inserendo Manfredi per l’under Covello e arretrando Fiore. La gara riprende così con un calcio di punizione di Levato che non arriva a Maio (oggi piuttosto sottotono il centrocampista cosentino), mentre al 17′ sempre Tullio Maio su punizione tira per Fiore che trova però  Amendola in fuorigioco. Dopo un calcio di punizione di Longo, parato da Occhiuzzi, l’occasione vera e propria per il pareggio si presenta al 32′: gli sviluppi di un calcio di punizione, Longo evita la barriera avversaria e trova sotto porta Fiore, ma l’azione, dopo un batti e ribatti generale, si spegne sul fondo. Di contropiede il Roccella si porta in avanti al 34′ e per l’unica volta nel secondo tempo:  Ienco solo davanti al Marchese fallisce la realizzazione. Passano i minuti e l’Acri continua a premere alla ricerca del meritato pareggio: a ridosso del 40′ bella giocata di Levato che dribbla prima due avversari e poi ne supera altri due ma viene fermato sotto rete da un difensore avversario: protestano i rossoneri ma l’arbitro non assegna il calcio di rigore. Infine, al 47′ crossa Longo per Amendola che di testa non si fa parare da Occhiuzzi.

Seconda sconfitta consecutiva per l’Acri dunque, che dopo il forte Rende è inciampato su un ostico Roccella, che  con 25 punti si porta ora in classifica proprio a ridosso della squadra rossonera. Il teamdi Colle esce ridimensionata da questa gara: le responsabilità di questo k.o. sono da dividersi fra le pesanti assenze di Riolo e Mancino, il modulo forzato e le prestazioni sottotono di alcuni degli uomini di maggior peso come Maio e Longo. Con questa sconfitta e l’allungo della N. Gioiese a 38  punti, la corsa per il primo posto sembra per il momento compromessa. Buona gara per la squadra dell’ex F. Ferraro che ha costruito molto poco in avanti ma che è stata brava a difendersi dopo il vantaggio.

CALDO POST – GARA: L’ACRI IN SILENZIO STAMPA –  Al termine della partita poi il commissario dell’Acri Angelo Ferraro ha annunciato il silenzio stampa come forma di reazione per la designazione, per la gara odierna e contro una formazione reggina, della terna arbitrale proveniente in toto dalla provincia di Reggio Calabria: terna arbitrale rea di non aver fischiato un calcio di rigore per l’Acri. Le proteste della dirigenza acrese, che come ha dichiarato Ferraro “non vuole sentirsi protetta dalle designazioni arbitrali, ma quanto meno rispettata”, trovano origine anche negli episodi che hanno deciso le gare contro Guardavalle e Rende (un pareggio e una sconfitta, ndr).

GLI ALTRI RISULTATI DI GIORNATA:

N. Gioiese – Catona  2 – 0

Castrovillari – Guardavalle 2 – 0

I. Capo Rizz – Rende  0 – 1 (giocata ieri)

Bocale – San Lucido  2 – 1

Paolana – Brancaleone  2 – 0

Sersale – Silana  1 – 1

Soverato – Siderno  4 – 1

CLASSIFICA: N. Gioiese 38, Rende 33, Guardavalle 29, Acri 26. Roccella 25, Polana 24, I. Capo Rizz. e BOcale 20, Soverato 19, Sersale 18, Catona e Castrovillari 17, Silana 14, San Lucido 11, Siderno 7, Brancaleone 6.

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