“L’autostrada ancora deviata a Laino Borgo, la statale 106 interessata da interminabili lavori di ammodernamento. A dura prova c’è l’intero comparto agricolo della Piana di Sibari, caratterizzato principalmente dalla coltivazione di alberi da frutto, soprattutto pesche. Non bastava la crisi a renderci complicata la vita. Con la situazione delle nostre strade di collegamento, anche trasportare i nostri prodotti sarà un’impresa ardua”. Ad affermarlo il coordinatore regionale della Federazione Agricoltori Piccole Imprese (FAPI), Cristian Vocaturi. “Quotidianamente ascolto le preoccupazioni delle società agricole che coltivano pesche, ormai quasi mature e pronte alla raccolta, e che le esportano in tutta Italia . Come potranno trasportarle con queste strade? E soprattutto con quali tempi e costi? – si chiede Cristian Vocaturi che poi prosegue: ci dicono che tra 40 giorni l’autostrada sarà nuovamente fruibile, ma chi ripagherà tutte le nostre imprese dagli enormi disagi causati da questa situazione da terzo mondo? Proprio nei giorni scorsi ho sottoposto la questione anche al Nazionale, in un incontro con il Presidente Gino Sciotto che ha dimostrato grande sensibilità e attenzione verso le imprese agricole della sibaritide. Anche il Fapi Nazionale, dunque, ha piena consapevolezza delle nostre enormi difficoltà – continua Vocaturi – e farà la sua parte con il Governo”. E sull’intervento della Regione, Vocauturi conclude: “Ha fatto bene il Presidente Mario Oliverio a chiedere lo stato di emergenza e ci auguriamo che anche la situazione in cui verte la zona della sibaritide diventi priorità nazionale”.