I giochi di carte “esteri” più amati in Italia

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Un passatempo che ormai è entrato a far parte della cultura di un popolo intero. Stiamo parlando delle carte, che piacciono così tanto gli italiani ormai da decenni su decenni. Sono veramente numerosi i giochi di carte che si sono tramandati nel corso dei secoli, ma anche le versioni che sono state lanciate seguendo nuove e innovative tendenze.

Un’ottima spinta è derivata anche dalle piattaforme dedicate al gioco online, che consentono ormai di divertirsi con le carte direttamente sul web, in modo semplice e altrettanto rapido. Un ottimo consiglio da seguire è indubbiamente quello di scegliere sempre un sito affidabile dove creare un conto di gioco e iniziare a puntare, magari dopo aver compreso le regole più importanti per poter capire come giocare al blackjack e affrontare con una certa competenza i vari match.

Proviamo a dare un’occhiata, in questo articolo, a qualche gioco di carte che è nato all’estero, ma che è amato e apprezzato notevolmente anche dal popolo italiano, con tante persone che ne hanno fatto una vera e propria passione senza limiti.

Poker

Le origini sono certamente estere, ma c’è una notevole incertezza su dove e quando sia stato inventato il gioco del poker. Le origini, infatti, sono oggetto di dibattiti che durano ancora oggi. Interessante notare, ad esempio, come presenta numerose similitudini con un gioco persiano e, con ogni probabilità, è stato insegnato ai vari colonizzatori francesi di New Orleans, da parte dei marinai persiani. Un nome che sembra derivare direttamente dalla parola francese poque, ovvero ingannare, che a sua volta è legata ad una parola tedesca, ovvero pochen. Quindi, non si capisce ancora se il gioco derivi da tutti quei nomi, eppure abbiamo una testimonianza particolarmente antica che sicuramente può dare indicazioni interessanti in tal senso.

Si tratta dell’attore inglese Joseph Crowel, che lo segnala all’interno di New Orleans, con delle partite che si svolgevano con un mazzo da 20 carte e quattro giocatori che erano soliti puntare su chi avesse la combinazione migliore. Il primo libro che venne scritto sul mondo del poker è quello di Green Jonathan H., intitolato “An Exposure of the Arts and Miseries of Gambling”. Questo tomo non fa altro che descrivere tutto il processo di diffusione del poker da New Orleans fino al Mississippi, in cui veniva semplicemente considerato un normalissimo passatempo. In men che non si dica si introdusse l’uso di un mazzo francese da 54 carte, con l’inserimento anche del colore. Nel corso della guerra civile negli Usa, si cominciarono a diffondere anche le prime versioni di questo gioco, tra cui il Draw Poker, lo Stud Poker e il Community Card Poker.

Burraco

Impossibile non soffermarsi anche sul burraco, un gioco di carte che fa parte della categoria della Pinnacola e che è nato, con ogni probabilità in Uruguay all’incirca intorno agli anni ’40. Nacque come una versione del tutto particolare della Canasta, da cui però si distingue per svariate regole e tattiche.

Bridge

Ecco un altro gioco di carte che è particolarmente apprezzato non solo in Italia, ma un po’ in tutto il mondo. Capita spesso di sentir parlare di tornei di bridge, senza dimenticare come ci sono sia campionati mondiali che un apposito campionato olimpico. Insomma, il bridge è un gioco che permette un divertimento a tutto tondo, partendo dai tornei serali di modeste dimensioni che vengono organizzate in appositi club, fino ad arrivare a campionati nazionali e mondiali. Un gioco molto divertente, in cui le partite prevedono la presenza di quattro giocatori, che compongono due coppie che si sfidano. Il match è formato da due differenti fasi: la prima è quella relativa alla dichiarazione, mentre la seconda prevede proprio di giocare con le carte. In poche parole, la dichiarazione prevede di prendere l’impegno, da parte di una delle due coppie che si affrontano di raggiungere un certo quantitativo di prese.

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