CASTROVILLARI (CS) – “E’ stata una “festa” della partecipazione e del confronto tra capacità, istituzioni, enti ed organismi, grazie anche agli eventi che sono stati preparati, si sono susseguiti ed hanno connotato, sabato 26 ottobre, il Protoconvento francescano, per la terza edizione del Calabria Day, organizzato dall’Associazione “Io resto in Calabria” con il patrocinio del Comune di Castrovillari, la partecipazione di tanti partners e nel giorno in cui il “Pollino” ricordava un anno esatto dalla fatidica scossa di terremoto del 26 ottobre del 2012, quello che l’ha segnato ulteriormente, facendolo “sobbalzare” e rammentandogli ancora il suo status orografico.
Un momento di consapevolezza e responsabilità a più voci, con le diverse caratterizzazioni socio- culturali, per ribadire la volontà, comunque, di rilanciare, crescere e giocarsi in regione a partire da vocazioni, intelligenze ed intuitività presenti che arricchiscono il made in Calabria grazie a uomini e donne che testimoniano questo: precisamente che rimanere nella nostra Terra per lavorare, creare opportunità, sviluppo e crescita è possibile, legando e creando azioni, anche in sinergia con i vari organismi, grazie pure alle buone pratiche amministrative che aiutano l’intrapresa (questo mondo in fermento che ha dato prova di saper produrre ricchezza da ridistribuire alla comunità) e lo sviluppo per i quali, sempre più, gli enti vogliono fare la propria parte.
E’ stato questo, in sintesi, il messaggio che è stato lanciato dal capoluogo del Pollino, consapevoli che il riscatto sociale della regione e delle popolazioni, che la consistono, passa da qui e anche da questi eventi che richiamano, a chiare lettere, a tale urgenza ed esigenza, per i quali lo scambio di esperienze ed il riflettere su tali volontà è già, di per sé, un cambio di passo nell’interesse di quel bene comune che non può più fare a meno della sussidiarietà: ciò che proviene dai cittadini e si propone ad istituzioni, enti e Stato per una ripresa e per imparare ad amare ed a conoscere sempre più qualcosa che si possiede, che si ha dinnanzi e che, il più delle volte, non si conosce del tutto o non si valorizza per quello che è, può offrire e determinare per la collettività.
Un gesto, poi, ed anche un “codice” che può prosperare solo con la dedizione di ciascuno, per il contributo che può dare, e per l’esperienza che stanno portando avanti tante imprese e talenti in Calabria, in un contesto di stima vicendevole ed umano, sempre più da richiamare e guardare con stupore ed attenzione, come ha fattola Giornata, testimoniando questa possibilità che non vuol dire solo diligenza nel fare, nel porsi, ma desiderio di crescita della coscienza di sé, che diventa più vasta ed attenta perché amata e desiderata.
Un’intuizione che ormai divampa come una fiamma tra i giovani, desiderosi di questo salto di qualità, e che si espande come un “credo”, una prospettiva da perseguire, un’intuizione da gridare per mettersi in gioco, come tanti in Calabria la percepiscono, e che afferma che questa costruzione è possibile. ”