COSENZA – Continua la denuncia di migliaia di cittadini calabresi che pagano tributi ai Consorzi di bonifica e non ricevono alcun beneficio da opere o attività di bonifica. Solo alcuni mesi fa è stata presentata al Senato un’interrogazione, sottoscritta da 15 senatori del M5S, con primo firmatario il calabrese Francesco Molinari, che ha sottoposto all’attenzione dei Ministri interrogati le criticità del sistema dei Consorzi di bonifica calabresi. Si spera, così, di sollecitare anche un’inchiesta ministeriale in merito. L’interrogazione, evidenziando il problema dei tributi ingiusti e la scarsa trasparenza degli Enti consortili, ha ricevuto il plauso dei membri del Comitato promotore di una proposta di legge di iniziativa popolare, sottoscritta da circa 8mila cittadini calabresi. L’obiettivo della proposta è quello di correggere il sistema impositivo dei Consorzi di bonifica calabresi con l’introduzione del principio del beneficio per tutti i tributi consortili: se un terreno consorziato riceve un concreto beneficio da opere o attività di bonifica, solo allora potrà essere legittimamente tassato.
Solo la Calabria ha una legge regionale che prevede l’imposizione di tributi consortili “indipendentemente dal beneficio fondiario”, a differenza di quanto prevedono le leggi delle altre regioni italiane, le leggi statali e il consolidato orientamento della Corte di Cassazione. Per individuare e quantificare il beneficio, e calcolare correttamente i tributi consortili, occorrono i piani di classica previsti dall’art. 24, L.R. 11/2003, scandalosamente assenti sin dall’entrata in vigore della legge (10 anni), perché ancora non elaborati dai Consorzi e, quindi, non approvati dalla Regione.
La protesta è diffusa in tutta la Calabria, esiste un’elevata conflittualità con la contribuenza agricola ed extra agricola ed è stato presentato un alto numero di ricorsi davanti alle Commissioni tributarie. Il 3 ottobre 2013 la IV Commissione del Consiglio regionale ha sentito i cittadini che hanno proposto la legge di iniziativa popolare per modificare il sistema impositivo. Il Presidente della IV Commissione, Gallo, ha spiegato che la decisione arriverà dopo aver sentito tutte le parti interessate: l’Assessore all’Agricoltura, convocato nella precedente seduta e non presentatosi per altri impegni, i Consorzi, l’Urbi, le associazioni di categoria agricole ecc.. I cittadini non sono disposti ad aspettare ulteriormente e nessuna strada si lascerà intentata per il riconoscimento delle loro giuste pretese.