Ho conosciuto Alessandra Crinzi, meglio nota come Outfitspertutte, in modo del tutto casuale, nella famosa giungla di Instagram, dove fashion blogger di ogni tipo, improvvisati negozianti e ragazzine in preda all’ormone da selfie, campeggiano indisturbate. Difficile non notarla. Ha nell’animo i segni di un’esperienza che le ha cambiato la vita, che le ha insegnato a volersi bene, cosa che oggi cerca di spiegare, dalla sua affollatissima pagina social, a tutte le giovani donne che nel tempo si sono innamorate di lei. Trentadue anni, personalità impulsiva e diretta, Alessandra non ha peli sulla lingua ed è spesso promotrice di messaggi spiazzanti che trovano il loro consenso anche tra le più giovani. Ama la moda ma non ha nulla in comune con le classiche fashion blogger. I suoi sono consigli di bellezza, per imparare a stare bene con sè stesse spendendo il meno possibile. Più che una fashion blogger è una blogger dell’umore. Di quelle che generano “dipendenza” e i cui messaggi diventano un leit motiv di forza nei momenti di maggiore resa.
8@30 style, nella sua ricerca affannosa di persone “speciali” , che abbiano qualcosa da dire di meno banale rispetto a quanto non faccia la popolazione media che abita i social network, ha scovato lei con i suoi aforismi e le sue risposte tutt’altro che banali e le ha proposto un’ intervista, dai tratti anche po’ provocatori che, per motivi di lunghezza, abbiamo deciso di proporvi in due parti, sicuri che, leggendola, ne diventerete dipendenti anche voi.
1) Non una blogger, non una scrittrice, o forse sì. Chi è Alessandra Crinzi e cosa invece sogna ancora di diventare.
Mettiamola così. Non sono una “fashion” blogger. Diciamo che sono una blogger che usa la sua passione, la scrittura, per esprimere e condividere gioie, dolori, impressioni, emozioni, delusioni. Scrittrice? No. Lungi da me auto proclamarmi, anzi, ti dirò di più, detesto chi lo fa senza alcuna qualifica. Alessandra è una trentaduenne che ha deciso di aprire una pagina dedicata principalmente al suo genere, ponendosi come alternativa alle figure già esistenti e che sogna di poter continuare a scrivere e rapportarsi con il mondo femminile finchè avrà la possibilità di farlo.
2) Outfitspertutte è una pagina di moda o pseudo tale. Consigli sui capi di tendenza, sulle possibilità di e-commerce ma soprattutto consigli e pensieri sulla vita. Cosa rappresenta per Alessandra quella pagina, quando nasce ma soprattutto come?
Nasce per caso. Una notte l’ho sognata ed era proprio così come la vedi oggi.Il mattino dopo mi sono svegliata e il primo pensiero è stato quello di collegarmi a Instagram per aprire quell’account. E’ un luogo di ritrovo, dove migliaia di donne hanno l’opportunità di confrontarsi tra di loro parlando non solo di un argomento frivolo come la moda, ma toccando i temi più disparati. È iniziato tutto per gioco e oggi posso affermare che lo rifarei altre mille volte, nonostante sia diventato un vero e proprio lavoro. Ormai occupa più del 90% del mio tempo libero, ma ammetto, questo non può che rendermi estremamente felice.
3) Le esperienze, la professionalità, il cibo. Tu hai vissuto un periodo difficile della tua vita, come racconti spesso. Che cos’è che non hai mai detto a nessuno, di quel periodo o anche di questo che stai vivendo?
I disturbi del comportamento alimentare rimangono insiti nell’animo di chi li ha vissuti, sempre. Ho aperto questa pagina anche per poter essere d’aiuto a chi, come me, sa cosa vuol dire vivere accompagnata da questo lungo e fastidioso strascico. In un anno, posso affermare con assoluta certezza, di essermi messa completamente a nudo, senza vergogna, ammettendo le mie passate debolezze e anche quelle attuali, oltre che ad aver aiutato centinaia di persone che mi hanno chiesto consiglio. Diciamo che se questa domanda mi fosse stata posta 14 mesi fa, avrei potuto dire mille cose, ma oggi no, non c’è nulla che non ho detto in merito ai miei 10 anni di malattia e gli attuali di costante lotta.
4) Le donne, il mito della perfezione e della bellezza. Tu inviti a non seguire modelli ma ad imparare a piacersi. Come si sposa questo amore per la moda con la voglia di fregarsene?
Chiariamo questo concetto; io non amo il mondo della moda nella sua totalità, ma amo curarmi e farmi carina indossando i capi di buona qualità e spendendo il minimo indispensabile. Fregarsene in modo spudorato dei canoni imposti è ben diverso dal voler valorizzare il proprio corpo – e soprattutto voler trasmettere questo concetto – a prescindere dalla taglia che si indossa; io punto sul secondo obiettivo.
5) Un pregio e un difetto di Alessandra. Cosa vorresti acquisire che non hai, cosa vorresti perdere che non ti piace?
Ti dico un difetto, i pregi – anche se pochi – non mi piace elencarli, ma farli elencare da chi mi conosce. Comunque, sono disordinata in modo cronico e lo ammetto raramente. Sostengo che nel disordine trovo il mio ordine e utilizzando questa scusa non ho mai provato ad essere più precisa. Il mio studio è una trincea. Cosa mi manca? La totale serenità, ma credo che un animo combattuto e iper sensibile come il mio, non la raggiungerà mai. Una cosa che vorrei perdere è l’impulsività e invece vorrei acquisire la capacità del saper contare fino a mille prima di aprire bocca. Utopia per una come me.
Continua…
Lia Giannini