L’Assessore Succurro al convegno per commemorare Mons.Francesco Spadafora

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COSENZA- “Mons.Francesco Spadafora appartiene a quella genìa di biblisti straordinari che partono dalla concezione dell’uomo e dall’interpretazione delle parole di Cristo non in senso tautologico, ma come chiave autentica di approfondimento, senza esclusione alcuna, senza distinzione tra la fede e il laicismo.”

Lo ha detto l’Assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro che ha rappresentato nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale al convegno nel corso del quale è stato ricordato, in occasione del centenario della nascita, il biblista cosentino, Mons.Francesco Spadafora, docente di Esegesi Biblica all’Università Lateranense e Perito per la Sacra Scrittura durante il Concilio Vaticano II, nel Pontificato di Paolo VI.

La commemorazione di Mons.Spadafora si è tenuta nell’Auditorium “Salfi” del Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza per iniziativa del Centro Studi “Gregorio Nigro Imperiale”.

Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il Preside del Liceo scientifico “Scorza”, Prof. Mario Nardi e Mons. Mario Merenda, delegato dell’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari.

Il convegno è stato introdotto dallo scrittore e drammaturgo Francesco Nigro Imperiale che ha illustrato la biografia di Mons. Francesco Spadafora, autore di oltre 30 volumi di Saggi religiosi e di un Dizionario Biblico (tradotto in più lingue), nonché direttore spirituale di suor Elena Aiello.

Nigro Imperiale ha, infine, rivolto un appello all’Assessore Rosaria Succurro, per farsi interprete, presso il Sindaco Occhiuto, della volontà popolare dei cosentini, al fine di poter intitolare, nella toponomastica cittadina, una strada all’illustre biblista.

Suggestivi gli intermezzi pianistici del Maestro Ornella Cauteruccio con le note del celebre “Concerto di Aranjuez” di Joaquin Rodrigo e di altri brani di Mozart e Michael Nyman.

In chiusura di serata, particolarmente significativa la testimonianza della Professoressa Anna Spadafora, nipote di Mons.Spadafora, che ha ricordato “il sorriso bonario, la semplicità, la schiettezza, la lealtà, la riservatezza,la discrezione di uno zio meraviglioso, innamorato di Cristo e della sua Chiesa”.

 

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