COSENZA – La facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, ha conferito, questo pomeriggio, la laurea honoris causa in Linguaggi dello Spettacolo e del Cinema, al regista Mario Martone. Il cineasta napoletano, a conclusione della sua lectio magistralis, ha ottenuto una standing ovation.
”Per me – ha detto – ogni film e’ un viaggio a tappe che e’ prima meditazione e solitudine che serve all’individuazione dell’idea ed alla scrittura della sceneggiatura, poi diventa sviluppo sul set”.
Ad aprire la seduta di laurea sono stati il rettore, Prof. Gianni Latorre, che ha sottolineato la portata e la peculiarità artistica di Martone nel panorama culturale italiano ed il preside della Facoltà di lettere e Filosofia, Prof. Raffaele Perrelli, che ha voluto evidenziare la specificità del regista napoletano nella sua capacità di “ibridare” saperi e generi diversi. La Laudatio è stata tenuta dai professori Roberto De Gaetano e Bruno Roberti.
De Gaetano è partito dall’analisi del film “Noi Credevamo”, ultimo film del regista, come icona del cinema di Martone, per poi, spaziando sull’intera produzione del cineasta partenopeo, accostare Martone a Visconti e Rossellini nella sua capacità di richiamare, allo stesso tempo, il “senso del tragico” del primo e lo spirito salvifico e di rinascita del secondo. Bruno Roberti, invece, che con Martone vanta una trentennale frequentazione artistica e umana, ha ricordato le tappe del percorso creativo di Martone che oggi rappresenta – ha detto “un fulgido esempio di raffinato regista, mai piegato alle scelte di comodo delle cinematografia contemporanea”.