Marcianò (Catona):”La nostra vittoria più bella? Siamo un gruppo favoloso di amici”

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Il Catona Calcio si gode la storica salvezza nel primo anno di Eccellenza. Il capitano Giuseppe Marcianò, bandiera e colonna portante della difesa catonese, analizza i meriti della sua squadra sottolineando soprattutto l’importanza del fattore gruppo.

D. Si è soliti pensare che vincere sia difficile ma riconfermarsi lo sia ancor di più. Due settimane dopo la salvezza in Eccellenza quali sono le vostre soddisfazioni riguardo questa bell’impresa? Di chi i meriti principali?

R. Nello sport riconfermarsi è sempre più difficile che vincere, gli stimoli sono fondamentali e avere  la voglia di migliorarsi è alla base di tutto. La salvezza ottenuta quest’anno anche per questo motivo può essere considerata una vera e propria impresa, in un campionato nuovo dove si affrontano realtà calcistiche molto importanti essere arrivati al settimo posto ci rende orgogliosi del risultato raggiunto. I meriti? Sicuramente di un presidente eccezionale e di un ambiente straordinario che nel suo insieme anche se tra mille difficoltà ti da qualcosa a livello umano che è difficile trovare da qualsiasi altra parte

D. Nel Catona giocano alcuni ragazzi cresciuti nello stesso quartiere, amici che si conoscono da una vita prima che compagni di squadra. E’ il gruppo la vostra arma vincente?

R. Quest’anno purtroppo quando anche Peppe Bonadio a dicembre è andato alla Villese siamo rimasti solo in tre di un gruppo “storico” che si era creato parecchi anni fa e che ha vinto i campionati di Prima Categoria e di Promozione. Tuttavia così come successo l’anno scorso si è creato comunque un gruppo favoloso, amici dentro e fuori dal campo e credo che alla fine sia questa la vittoria più bella. Ho avuto la fortuna di conoscere ancor prima che giocatori validissimi persone fantastiche i risultati ottenuti poi sul campo sono la conseguenza naturale di un legame che va oltre i valori tecnici di una squadra.

D. La salvezza matematica ottenuta con una giornata d’anticipo e la vittoria dell’ultimo turno sui campioni della N. Gioiese sono le due ciliegine sulla torta di una buona stagione. Ma qual’è stata la più bella vittoria per te?

R. In Eccellenza ogni partita è fondamentale, non ti puoi permettere una minima distrazione perchè ogni domenica se vuoi riuscire a salvarti devi ottenere il massimo possibile. Ricordo con tanta gioia il punto ottenuto a S.Giovanni in Fiore in un campo proibitivo dove siamo stati autori di un’autentica battaglia contro una Silana che vincendo ci avrebbe avvicinato in classifica.Ma la partita della svolta verso la salvezza è stata sicuramente la vittoria ottenuta ad Acri conto una formazione che all’andata ci aveva messo parecchio in difficolta, credo che in quella trasferta(peraltro il giorno di S.Francesco, patrono del paese di Catona) abbiamo espresso il nostro miglior calcio in un campo difficilissimo.

D. Prima della fine del campionato era trapelata la notizia di un Catona in forti difficoltà economiche e in procinto di vendere il titolo. Cosa puoi dirci in merito?

R. In questo periodo purtroppo ognuno ha le proprie difficoltà economiche e andando avanti così il calcio dilettantistico rischia seriamente di scomparire. I costi di gestione ormai sono diventati troppo elevati e le società calcistiche da questo punto di vista non sono salvaguardate dagli organi competenti. Sono convinto però che la nostra dirigenza farà di tutto per permettere ancora a questo paese di affrontare un campionato prestigioso come l’eccellenza, tutto l’ambiente e i nostri tifosi che ci seguono dappertutto lo meritano.

D. Il prossimo non sarete più matricole. Quali sono le ambizioni per il prossimo anno?

R. Credo sia importante rimanere sempre con i piedi per terra, bisogna essere umili e allo stesso tempo essere coscienti della propria forza. E’  ancora presto per avere delle ambizioni, ma comunque sia si cerca di dare il massimo come siamo sempre abituati a fare. Certi risultati sono frutto di tutti i sacrifici che si fanno durante la settimana e della massima applicazione che ognuno di noi mette durante l’allenamento. A livello personale spero di affrontare il prossimo campionato nel migliore dei modi e di togliermi ancora qualche soddisfazione con questa maglia.

Andreina Morrone

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