NO a racket e usura

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REGGIO CALABRIA – Si terrà giovedì 27 novembre alle ore 11:00, presso la sala della biblioteca della Provincia di Reggio Calabria, la Conferenza regionale sul tema “Verso la rifondazione del movimento antiracket ed antiusura”, organizzata da “Sos Impresa – Rete per la legalità – RC”, in collaborazione con “Libera”, Associazione nomi e numeri contro le mafie. Porteranno i loro saluti il Prefetto di Reggio, il Sindaco Giuseppe Falcomatà ed il presidente di SOS Impresa di Reggio, Rocco Raso. Nel corso dell’evento, moderato da Marcello Spagnolo dell’Ufficio Studi e Ricerche, interverranno Luigi Cuomo, presidente nazionale di SOS Impresa, Mimmo Nasone, referente regionale di Libera, il coordinatore regionale di SOS Impresa – Rete per la legalità, Nino Marcianò, Giuseppe Basile dell’Ufficio legale della sezione reggina di SOS Impresa e Lino Busà, direttore Rapporto SOS Impresa. Concluderà il Commissario Nazionale Antiracket e Antiusura Prefetto Santi Giuffrè. La Conferenza regionale sarà propedeutica riguardo i necessari correttivi della legislazione vigente in materia di antiusura e antiracket. Perché in questi anni si è riscontrato, in particolare per il reato d’usura, una crescente inibizione alla denuncia e una scarsa collaborazione con le forze dell’ordine. L’azione penale non estingue le pendenze civili delle vittime determinando un peggioramento delle condizioni di vita dell’imprenditore: le aziende falliscono e i patrimoni familiari vengono aggrediti da Enti, istituti di credito e creditori più o meno legittimi. La crisi tra giustizia civile e penale è fonte di frustrazione e molte volte porta al convincimento dell’inutilità (o peggio della dannosità) della denuncia. Lo stesso Comitato Antiracket sta assumendo un ruolo marginale. I tempi di erogazione dei ristori sono lunghi e dettati da defatiganti altalene burocratiche tra Comitato e Prefetture. Anche quando si ottenga un momentaneo ristoro, non sempre si riescono a risolvere i problemi dell’imprenditore. «Abbiamo più volte detto che denunciare – afferma Marcianò – deve diventare “anche” conveniente. L’operatore economico deve poter continuare a lavorare e produrre proprio per dimostrare che la denuncia tutela la persona, la famiglia e l’economia legale. SOS Impresa di Reggio Calabria è stata costituita nel 1996, promossa dalla Confesercenti reggina e da un gruppo di imprenditori, proprio per non lasciare soli gli imprenditori vittime di estorsioni o di usura. Ha accompagnato, tutelato, assistito tante vittime e svolto una importante opera di prevenzione in collaborazione con Enti Pubblici e Istituzioni. Siamo impegnati a confrontarci con le Istituzioni per far compiere scelte che vanno nella direzione della legalità e della libertà d’impresa, come pure per richiedere il rifinanziamento della legge regionale 31 del 2008 per il sostegno alle vittime ed alle associazioni antiracket».

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