COSENZA – Castello Svevo inebriato dagli Hooverphonic, ieri sera, in occasione del BE Alternative Festival.
Per la seconda serata del festival, che ha già visto ospiti Rancore e Nitro, BE Alternative Eventi ha portato sul palco cosentino una delle più importanti band europee dell’ultimo ventennio.
“Mad about…Hooverphonic”
“Comfortably food”, questa è la metafora che ha utilizzato Alex Callier (leader della band) ieri, in conferenza stampa, per indicare l’obiettivo musicale degli Hooverphonic. “Non abbiamo bisogno di un’osteria francescana, bensì di una buona e normale osteria” afferma Alex, sottolineando che “[…] sta tutto nell’evolversi in qualcosa di nuovo rimanendo fedeli a sé stessi”. Personaggio eclettico, per utilizzare un attributo a lui caro, Alex anche durante il concerto non risparmia le metafore culinarie e i rimandi alle eccellenze del territorio calabrese. Concerto che ha unito le nuove sonorità portate dalla voce di Luka Cruysberghs, con gli evergreen come “Mad about you”, “Amalfi” o “Anger Never Dies”. Proprio su “Anger Never Dies” Alex ha espresso un curioso parallelismo con Cenerentola. “Era stata scritta prima di incontrare la futura cantante della band e non aveva mai funzionato con nessuna delle precedenti. Nel 2009, con l’arrivo di Noémi Wolfs, è stata un successo. A volte le canzoni sono scritte per delle persone in particolare o per delle cantanti nello specifico […] come la scarpa di Cenerentola che calza solo al suo piede”.
Il prodigio Luka Cruysberghs
A questo proposito, sia Alex che Raymond, non nascondono l’entusiasmo provato per l’ingresso di Luka nella band. “Nel caso di Romantic– spiegano i due- “[…] avevamo il suono nella testa su come dovesse essere realizzata. Quando l’ha cantata per la prima volta Luka […] ha espresso ciò che era nella nostra mente”. La vincitrice di “The Voice 2017”, non solo ha dato prova sul palco di una maturità artistica già avanzata nonostante i soli diciotto anni, ma con molta umiltà ha manifestato la volontà di crescere ancora artisticamente. “Da queste esperienze-riferendosi a The Voice- impari facendo molta pratica”. Alex, riferendosi all’esperienza della giovane cantante, ha lasciato intendere un grande riferimento all’allenamento e alla dedizione verso questo. “A The Voice […] è come uno sprint mentre, quando viaggi con una band come gli Hooverphonic, devi cantare per un’ora e quarantacinque minuti. […] Diventi un musicista di talento facendo molta pratica”.
Un concerto non privo di sorprese. Al di là della grande capacità degli Hooverphonic nell’incantare la platea presente nel Castello, va evidenziata la potente voce di Pieter Peirsman. Bassista e seconda voce della band, ha accompagnato magistralmente Luka nella realizzazione live dell’ultimo album, “Looking for Stars”. Da non dimenticare anche la performance dei Kinte, gruppo neo soul cosentino che ha aperto il concerto. Contemporanei e dotati di buona duttilità musicale.
Una serata da ricordare, accompagnata dal warm up di Fabio Nirta e dalla splendida cornice del Castello Svevo.
(Foto di Andreina Morrone)