RENDE (CS) – Dopo che è stata resa nota dai media la situazione di degrado e sporcizia in cui versano alcuni locali dell’Ateneo, denunciata ieri anche da un nostro articolo, il gruppo universitario “Unical in Movimento” si esprime in merito alla pessima situazione igienica in cui versa l’Ateneo.
“Alcune aule e alcuni corridoi sono quotidianamente sporchi.
I bagni (quelli aperti e funzionanti!) sono al limite della normale tollerabilità e gli studenti sono costretti a fare lo slalom tra cestini stracolmi e nauseabondi per accedere ai servizi igienici.
A fronte di una spesa triennale di € 2.378.381,46 il servizio di pulizia avrebbe dovuto essere tale da permettere agli studenti di vivere in un’ambiente universitario quantomeno decente.
Il capitolato speciale d’appalto (in allegato) prevede tra le altre cose, a titolo esemplificativo, che il “Lavaggio e disinfestazione pareti bagni” avvenga solo 12 volte/anno, il “Lavaggio pavimenti” di scale, corridoi, ingressi e spazi comuni 1 volta/settimana, la “Rimozione macchie di qualunque natura e incrostazioni dai pavimenti aule” solo 12 volte/anno: frequenze delle prestazioni a nostro giudizio non adatte all’Università considerate le dimensioni e il numero degli studenti che frequenta il nostro Campus.
La responsabilità è senz’altro anche di chi, incurante dell’ambiente e degli altri, non ha rispetto per la cosa pubblica e contribuisce a creare questo stato lasciando rifiuti in giro per l’Ateneo.
L’Università, però, ha il compito e il dovere di verificare la conformità del servizio prestato alle condizioni contrattuali e di applicare le penalità previste in caso di inadempimento.
L’articolo 1.2 paragrafo 2 dello Statuto Autonomia dell’Università della Calabria recita: “L’Università della Calabria esercita tutte le azioni idonee a garantire la salubrità e l’igiene degli ambienti di studio, di ricerca e di lavoro”.
Il gruppo universitario “Unical in Movimento” chiede semplicemente di rispettare la norma succitata quindi gli studenti.”