Braccio di ferro all’UniCal per la questione della Valutazione Qualità della Ricerca?

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RENDE (CS) – Il nulla di fatto registratosi sulla richiesta avanzata al Rettore, prof. Gino Mirocle Crisci, da un gruppo di docenti e ricercatori dell’Università della Calabria, di convocare un’assemblea del corpo accademico per un’attenta valutazione sulla sottomissione dei lavori di ricerca per l’esercizio VQR 2011/2014 all’Agenzia Nazionale ANVUR, ha provocato una barriera di scontro tra questi e lo stesso Rettore che ha assunto una sua posizione di gestione della materia in linea alle politiche dettate dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), che a suo dire svolge un ruolo di interlocuzione privilegiata con il Governo nella speranza di invertire la traiettoria declinante dell’Università Pubblica nel nostro Paese a vantaggio di strutture private; mentre nella realtà sta accadendo il contrario con un cambio di direzione sulla funzione delle Università in materia di ricerca scientifica.
Una materia complessa e conflittuale che sta portando i docenti e ricercatori delle Università Italiane ad assumere posizioni contrastanti con una media nazionale del 25% che si attesta nel dichiarare il no convinto alla VQR secondo i dettati Ministeriali e dell’ANVUR preparandosi nel gestire al meglio la manifestazione nazionale in programma per il prossimo 21 marzo e che avrà come motto la “Primavera dell’Università”, tenendo conto che ci sono in ballo delle questioni molto importanti per le carriere dei docenti e ricercatori delle Università Pubbliche Italiane come la questione degli scatti, il finanziamento della ricerca, il collocamento dell’Università nel comparto pubblico.
Se il Rettore dell’Università della Calabria, prof. Gino Mirocle Crisci, è venuto meno al detto “uomo di pugna ed uomo di governo” , così definito nella campagna elettorale che lo ha portato alla guida dell’Ateneo, adeguandosi a politiche accomodanti della Crui, non manifestando attenzione al gruppo di docenti e ricercatori favorevoli all’apertura di una discussione pubblica, come può essere la convocazione del Corpo Accademico; al contrario i richiedenti hanno pensato d’indire, su decisione del Decano dei professori Ordinari, Ivar Massabò, un’assemblea aperta a tutte le componenti dell’Università della Calabria che avrà luogo il prossimo 8 aprile, alle ore 11,00, nella sede dell’University Club.
Alla chiusura del caricamento per l’esercizio di valutazione VQR 2011-2014, il 22% dei docenti dell’Università della Calabria non ha fornito i propri prodotti nelle percentuali sotto riportate, suddivisi per dipartimento, che la dice lunga sullo stato della vertenza in atto: Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (Dibest) 13%; Chimica e Tecnologie Chimiche (CTC) 42%; Economia, Statistica e Finanza 65%; Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione 0%; Fisica 20%; Ingegneria Civile 20%; Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (DIMES) 12%; Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (DIMEG) 23%; Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica (74%); Lingue e Scienze dell’Educazione (13%); Matematica e Informatica (15%); Scienze Aziendali e Giuridiche (DISCAG) (5%); Scienze Politiche e Sociali (42%); Studi Umanistici (5%).
La questione è stata portata in discussione all’ultima seduta del Senato Accademico dell’UniCal, svoltasi martedì scorso, 1° marzo, al cui interno si è sviluppata una discussione con l’evidente obiettivo di stimolare l’assunzione di una responsabilità autorevole ed equilibrata nella gestione di tale materia, chiedendo anche uno scatto di orgoglio nella giusta direzione, non solo in termini di pubblicità degli atti e delle decisioni, ma soprattutto alzando la caratura morale dell’ operato stesso.

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