Lo scorso venerdì 8 Maggio si è tenuto presso la Sala Varcasia di Castrovillari l’incontro dal titolo “Sibari oltre l’Asi”, in seno all’attività di animazione politico – territoriale promossa da Fabrizio Barca e dai Circoli del Pd in alcune aree selezionate di tutta Italia, definite appunto Luoghi idea(li). Tra queste spicca l’area Sibari, Pollino, la quale dopo meno di due anni di alacre lavoro, coordinato dal Circolo Pd di Castrovillari sta portando a casa i primi importantissimi risultati politici rispetto a una serie di azioni urgenti individuate dopo una lunga analisi Swot del contesto di riferimento. La finalità del dibattito è stata quella di promuovere i primi esiti dell’azione “Superare l’Asi, di cui i presenti alla tavola rotonda, Giovanna Castagnaro e Francesco Attanasio (responsabili dell’azione), Alessandro Zanfino (AdG del PSR Calabria) e Luigi Nola (noto imprenditore agricolo della Piana di Sibari), moderati e introdotti da Antonello Pompilio (segretario del Pd di Castrovillari), hanno illustrato contenuti, sviluppi e prospettive, anche in riferimento al prossimo passaggio , che apporterà le medesime integrazioni anche nell’ambito del Por Calabria facendo ricorso all’innovativo strumento dell’ Iti (intervento territoriale integrato) nell’ottica di un processo di sviluppo che fa ricorso a finanziamenti SIE plurifondo. Al momento si tratta di un’integrazione recepita all’interno del Psr Calabria 2014/2020 di prossima approvazione a Bruxelles, che prevede la riconversione delle Aree di Sviluppo Industriali, allocate nelle Piane di Sibari, Lamezia Terme e Gioia Tauro, di fatto superate dall’art. 5 della Legge n. 24/013 con il Corap e baricentriche rispetto agli ambiti di produzione, in Poli Logistici Intermodali, ossia piattaforme per la trasformazione e la commercializzazione delle produzioni “made in Calabria, e l’implementazione di nuove start up e incubatori di ricerca in materia di energia pulita, logistica, rifiuti e riciclo del surplus e degli scarti di produzione. dIn definitiva, è stato riscritto un modello di sviluppo superato, puntando sulle vocazioni autentiche di ciascun territorio, attraverso l’ausilio dei PiF (Progetti integrati di Filiera), che fanno leva sul binomio territorio/produzioni, e investendo nella ricerca e nell’innovazione, e ricorrendo all’istituzione dei GO (Gruppi Operativi) della Rete Pei (Partenariati europei per l’innovazione), al fine di risolvere lo scollamento tra domanda e offerta in materia di ricerca tecnologica e di superare il blackout relazionale tra Pmi e Università locali. Ha concluso i lavori l’onorevole Mauro D’Acri, Consigliere Regionale con delega all’Agricoltura, il quale si è complimentato per i risultati dell’ambizioso progetto, che, come è stato più volte ribadito, non è un punto di arrivo, ma uno start per i territori della piana, che devono cogliere questo importante “la” per creare una sinfonia nuova, che inverta la tendenza del passato a operare interventi parcellizzati e frammentari che non hanno prodotto la crescita efficace ed efficiente auspicata, inverando un sogno di sviluppo regionale a lungo inseguito.