RENDE (CS) – Gino Mirocle Crisci, Rettore dell’Università della Calabria, ha indetto questa mattina una conferenza nella Sala Stampa del Centro Congressi “Beniamino Andreatta” per chiarire alcuni aspetti controversi, in merito alla graduatoria stipulata dall’Anvur: in quest’ultima l’Unical risulta posizionata al 25° posto nella classifica dei grandi atenei. Il numero uno dell’Università della Calabria ha analizzato in maniera dettagliata i motivi per i quali i dati Anvur siano assolutamente errati. In primis ha sottolineato che l’ultima cosa alla quale lo Stato Italiano pensa è l’Alta Formazione. Siamo stanchi – ha aggiunto – di sentire che l’Università viene definita l’ultima ruota del carro. Il Rettore ha mostrato ai presenti, attraverso delle slides, come sia in realtà la situazione universitaria, utilizzando numerosi dati statistici.
All’Unical, le immatricolazioni nell’A.A. 2013-2014 per i Corsi di Laurea Triennale sono state 4675, quelle del 2014-2015 sono diminuite (4498): leggero -4%. Per quanto riguarda i Corsi di Laurea Magistrale nel 2013-2014 gli studenti immatricolati all’Università della Calabria sono stati 1145, nel 2014-2015 hanno toccato quota 1446: rialzo che ha segnato un +26%. I dati raccolti evidenziano un aumento degli studenti all’Unical: 5820 (2013-2014) contro i 5944 del 2014-2015. Un altro tema discusso è stato quello dei Dottorati, una delle pecche più forti delle Università italiane. Con gli elementi acquisiti – sottolinea il Rettore Crisci – si mette in luce una forte discrepanza tra Nord e Sud. Dal 2008 al 2013 le Regioni meridionali hanno perso quasi il 50% dei posti di Dottorato banditi per ripartizione geografica.
Anche l’argomento delle tasse universitarie è stato ampiamente analizzato: in Calabria, secondo le fonti dell’Ufficio di Statistica del MIUR, ogni studente paga in media 662,1 euro. Questa invece è la situazione nelle altre regioni del sud: Campania (746 euro), Puglia (710), Basilicata (436,1), Sicilia (662,1). Decisamente più alte le tasse al centro Italia con Lazio (854,5 euro), Marche (1152,2) e Toscana (1041,6), ed ancora di più al nord: Emilia Romagna (1303 euro), Veneto (1454 euro), Trentino-Alto Adige (1251,7), Piemonte (1148) e Lombardia (1467,2). Questi dati – dichiara il Rettore – sono stati calcolati in base al rapporto con il PIL regionale: “sarebbe ingiusto far pagare una tassa più alta ai nostri studenti”. Purtroppo non si può competere – afferma – con la Germania che, dopo un breve periodo di reintroduzione del pagamento delle tasse universitarie, ha deciso di fare un passo indietro.
Anche i fondi per le borse universitarie hanno subito dei tagli all’Unical, passando dagli 8,4 milioni di euro del 2012-2013 ai 7,7 del 2014-2015: al contempo sono aumentati gli studenti idonei di borsa che hanno toccato, nell’ultimo anno accademico, le 6145 unità. In un momento di crisi, negli scorsi anni la Francia, la Germania e la Spagna hanno aumentato i fondi per gli studenti beneficiari di borsa di studio: in Italia si è verificata, invece, una diminuzione del 22%.
A noi piace la competizione – dichiara Crisci – ma vogliamo poter competere ad armi pari con tutte le altre Università. La graduatoria Anvur è stata definita dal Rettore assolutamente sbagliata e con errori clamorosi al suo interno: la tabella dei dati è scorretta e non ha nessun senso reale. Non mi nascondo dietro un dito – continua – dicendo che all’Unical funziona tutto, ma è comunque importante sottolineare che all’Università della Calabria in alcuni campi (Fisica ed Ingegneria in particolare) sono stati raggiunti dei livelli qualitativamente molto alti.
Con i finanziamenti del valore di 28 milioni di euro, stanziati quest’anno all’Unical, si sta provvedendo all’installazione dei pannelli solari e dei girasoli: i primi verranno posizionati su tutti i cubi. Non mancheranno di certo il riscaldamento geotermico al Rettorato (forte riduzione dei costi) e il cambiamento delle luminarie (luci Led): un risparmio di oltre un milione di euro; ci sarà la riverniciatura del tappeto del ponte, la sistemazione delle aule e dei bagni. Oltre all’aspetto strutturale si darà seguito ad una nuova offerta formativa, con l’avvento del prossimo anno accademico: non solo elementi estetici ma anche didattica, quella di QUALITÀ.
Alessandro Artuso