Imparare a fare rete per attivare lo svulippo locale

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economia solidaleArriva anche in Calabria il “Corso di facilitatori di reti locali di Economia Solidale”.

Dopo il successo delle precedenti edizioni svoltesi prevalentemente nelle regioni del centro-nord, la RESSUD (Rete di Economia Solidale del Sud) ha deciso di avvicinare anche alle regioni meridionali l’opportunità di creare questa nuova figura. L’animatore o facilitatore di rete è colui che stimola e facilita la partecipazione degli attori coinvolti nello sviluppo di nuovi processi, capace quindi di leggere le esigenze e i bisogni del territorio su cui opera cogliendone le potenzialità e le complessità. Obiettivo del corso è dunque quello di far emergere una figura di mediazione e promozione del cambiamento sociale.

Il corso è articolato in tre moduli ed è stato strutturato in modalità residenziale tra Basilicata, Sicilia e appunto Calabria. Nella nostra regione si svolgerà il modulo finale “Accesso alla terra: come fare un Distretto rurale” e si terrà a Decollatura (Cz) dall’1 al 3 giugno. In particolare saranno affrontati argomenti relativi ai nuovi patti di solidarietà tra consumatori e produttori, alle reti alimentari alternative, ai sistemi di garanzia partecipata.

Le giornate di lavoro forniranno dunque gli strumenti idonei a cogliere opportunità di sviluppo che esulano dall’attuale modello capitalista e di sfruttamento, per dirigere invece lo sguardo verso nuovi sistemi che possano essere sostenibili per un ciclo economico che includa tutti, dai produttori ai consumatori, dai lavoratori ai cittadini, dagli amministratori agli imprenditori. Un appuntamento che coinvolge attivisti di varie esperienze di economia solidale, ma anche produttori agricoli, studenti universitari, ricercatori e docenti che accolgono la sfida di mettere a confronto le proprie competenze e professionalità per il bene comune. Prenderanno parte al corso di Decollatura, tra gli altri, Davide Biolghini, membro del Tavolo RES e del Distretto di Economia Solidale Rurale di Milano, Alessandra Corrado del Centro Studi per lo Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria, Domenico Tramontana di EquoSud, Giuseppe Pugliese di Africalabria – SOS Rosarno, Virginia Meo del Laboratorio Beth e Gennaro Ferrillo di Altro Modo Flegreo.

Parte integrante del percorso formativo è il racconto delle esperienze, una fra tutte quella presentata da Roberto Li Calzi sul progetto Sbarchinpiazza, un’iniziativa che coinvolge produttori locali fuori dai consueti mercati di grande distribuzione e gruppi di acquisto solidale in tutta Italia per una vendita di prodotti che sia esempio vivo e vero di un’economia capace di risolvere i problemi creati dalla globalizzazione e dall’esasperazione dei consumi.

Un incontro che non è solo di semplice formazione, ma che è utile ai partecipanti soprattutto come momento di confronto e di scambio di buone prassi, che possano essere da stimolo per una maggiore e meglio organizzata mobilitazione alla creazione di sviluppo per i nostri territori, seguendo logiche che siano rispettose dei territori stessi e delle risorse – materiali, umane e intellettive – che essi producono.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

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