ARCAVACATA (CS) – Venerdì 29 novembre scorso, presso la Sala dell’University Club dell’Università della Calabria, si è tenuto il convegno: “Lo stato unico di figlio”, incentrato sull’approfondimento delle disposizioni della legge 10 dicembre 2012 n°219, sul riconoscimento dei figli naturali e sui suoi possibili sviluppi.
Docenti, studiosi ed esperti del settore provenienti da ogni parte d’Italia sono intervenuti per trattare un argomento di grande spessore in materia di Diritto Civile.
In questo incontro è stato analizzato un tema che richiede massima attenzione e profonda riflessione. La recente novella rappresenta un traguardo fondamentale raggiunto dalla civiltà giuridica, culturale e sociale perché, assicurando la piena e sostanziale equiparazione dello stato giuridico dei figli, legittimi e naturali, dà attuazione ai principi di uguaglianza e di diritti inviolabili della famiglia dettati dagli articoli 2, 3 e 30 della Costituzione.
L’evento è stato ideato e organizzato dalla sezione calabrese della Società italiana degli Studiosi del Diritto Civile (S.I.S.Di.C.), dal Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Ateneo di Arcavacata, dall’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e dall’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, con la collaborazione della Fondazione “Movimento Bambino” Onlus, la Fondazione “Ferrero” e degli Ordini degli Avvocati di Cosenza, Castrovillari e Paola.
Il dibattito ha avuto inizio partendo dall’esame dei provvedimenti di revisione delle disposizioni in materia di filiazione. Giovanna Chiappetta (Presidente della Sede Calabrese della Società Italiana degli studiosi di diritto Civile, S.I.S.DI.C.) ha spiegato che tali provvedimenti hanno rappresentato un vero e proprio atto di civiltà in quanto, attraverso la soppressione dei termini “legittimo” e “naturale” e la costituzione dello status unico della filiazione hanno eliminato alcune gravi discriminazioni.” Un percorso – ha affermato la Prof.ssa Chiappetta – che adegua il dettato normativo ai principi di uguaglianza e di diritti inviolabili della famiglia sanciti dalla Costituzione e dalla legislazione internazionale, ma che andrà completato dall’indispensabile, quanto delicata, fase attuativa”.
I lavori sono proseguiti con la relazione del Prof. Cesare Massimo Bianca, Emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma, nonché presidente della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha redatto, nel luglio scorso, il decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di filiazione.
Tra gli illustri ospiti sono intervenuti Vincent A. De Gaetano della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo (L’incidenza della Corte Europea nel diritto di Famiglia); Giampaolo Frezza dell’Università Lumsa di Palermo (Il diritto di abitazione), Sara Menichetti del Tribunale per i minorenni di Roma (Adozioni in casi particolari e rapporti di parentela); Gustavo Sergio, presidente del tribunale per i minorenni di Napoli (La responsabilità genitoriale); Rosanna Pane dell’Università del Sannio (Il diritto a conoscere le origini).
Inoltre, è intervenuta Maria Rita Parsi (Psicoterapeuta e Presidente della Fondazione Movimento Bambino) che ha discusso dell’interesse preminente del bambino coinvolgendo l’intera sala con il sua carisma.
Il convegno si è concluso con l’intervento di uno dei più noti giuristi italiani, Prof. Pietro Perligieri (Emerito dell’Università del Sannio), che ha affrontato i temi del convegno ed ha esordito: “Il diritto è cultura, è mentalità, è qualcosa che vive nella società e molte volte non ha una fonte ben determinata, ma si forma ogni giorno, nella vita quotidiana, nel modo in cui ciascuno di noi tratta l’altro. Dal rispetto per l’uomo ricaviamo, di conseguenza, il rispetto per il bambino.”
Denise Ubbriaco