Lamezia Terme(Cz)A conclusione dello sciopero della fame indetto dal coordinamento “Insegnanti calabresi” Comitato LIP Lamezia e Comitato locale dell’Associazione Nazionale ” Per la Scuola della Repubblica” iniziato a Lamezia Terme martedì 17 giugno, una delegazione di insegnanti calabresi si è incatenata nella piazzetta San Domenico sul palco di Trame. Con alcuni cartelli che recitavano scritte “No alla gestione mafiosa della scuola” , “No alla trattativa scuola-mafia” i docenti hanno voluto evidenziare quanto la scuola sia a rischio mafia a causa del ddl scuola in via di approvazione al Senato. Imbavagliati, gli insegnanti hanno anche voluto protestare contro il silenzio dei media rispetto alle azioni di protesta che si stanno sviluppando in tutta Italia. A sostenerli anche i collettivi (“Riscossa studentesca”, “Altra Lamezia”, “Casa Rossa” e “Spazio e Libertà”), i partiti (Mov5stelle e PRC Lamezia), il neo Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, l’ex Sindaco Speranza, il giornalista Peppe Baldesarro, i sindacati (USB, Gilda e Con.tip), il gruppo “MI.DA precari” i passanti e i docenti in pensione.Anche il direttore di Trame, Gaetano Savatteri ha manifestato la propria solidarietà leggendo un comunicato e permettendo di fare il flah-mob, per attirare l’attenzione dei media.Nei giorni scorsi, grazie ad una piccola incursione a Trame, hanno la solidarietà anche di qualche magistrato preoccupato che la mancanza di una scuola libera.Un’ultima incursione è avvenuta nello spettacolo conclusivo al Teatro Grandinetti durante lo Spettacolo di Sabina Guzzanti “La Trattativa” con un intervento sul palco dove veniva posto un interrogativo sulla censura dei media di Stato rispetto alle diverse azioni di protesta svolte e al quale la Guzzanti ha risposto che i media sono spesso allineati con i Governi di turno e ha espresso piena solidarietà alla lotta dei docenti in difesa della Scuola Statale Pubblica e democratica.