“Manifestare il dissenso in massa nelle piazze per esprimere civilmente le proprie ragioni di fronte a una Riforma del Governo che presenta dei punti discutibili, è di per sé il segno che la Scuola italiana, nonostante tutto, è viva e rimane un pilone imprescindibile della realtà del Paese a cui ogni amministratore, a ogni livello, deve fare riferimento”.
Così il sindaco e presidente della Provincia Mario Occhiuto, in merito allo sciopero che questa mattina in Italia ha visto l’adesione di migliaia di persone da nord a sud.
“Se la Scuola si ammala – afferma Occhiuto – e se non si tiene conto delle motivazioni di chi la regge proprio dalle fondamenta, sarà la nostra stessa società ad ammalarsi irreversibilmente. Sapere, conoscenza e, ancora oltre, aggregazione e sana convivenza, iniziano fra le mura degli istituti scolastici che attraverso il personale docente si rendono complementari alle funzioni svolte dalla famiglia. Apprezzo molto – prosegue – lo spirito che ha mosso quanti oggi hanno sfilato in corteo, e penso in particolar modo ai tanti volti delle Scuola cosentina che conserva una tradizione importante all’interno della nostra cultura locale. Mi auguro quindi – conclude Occhiuto – che il premier Renzi dia seguito ai propositi di apertura al dialogo che ha annunciato”.