Termina il X Convegno Scientifico della Fondazione “Lilli Funaro”

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COSENZA – Sono terminati oggi, presso la prestigiosa sede dell’Archivio di Stato di Cosenza, i lavori del decimo Convegno Scientifico organizzato dalla Fondazione “Lilli Funaro” e dal tema  “2004-2014. 10 anni di ricerca in campo oncologico”, proprio con l’intento di focalizzare l’attenzione sul percorso tracciato dalla Fondazione nel corso del suo cammino decennale.

Il Convegno della Fondazione Lilli anche quest’anno ha registrato la partecipazione di numerose personalità del mondo scientifico calabrese e nazionale, oltre che di numerosi operatori del settore che hanno riempito la sala convegni dell’Archivio di Stato. Numerose anche le autorità intervenute a sostegno delle attività della Fondazione: tra gli altri, il presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza dott. Eugenio Corcioni e Don Giacomo Tuoto, Parroco Rettore della Cattedrale di Cosenza, che nel suo intervento ha trattato Ricerca e sperimentazione in medicina fra tecnologia, antropologia e morale.
A conclusione dei lavori della seconda giornata, da sempre dedicata alla ricerca scientifica di base che ha per protagonisti i giovani ricercatori calabresi, sono state consegnate le borse di studio, messe a disposizione grazie i ricavati del concerto di beneficenza annuale organizzato dalla Fondazione, che nell’ultima edizione ha visto esibirsi Vinicio Capossela nella splendida location dell’Anfiteatro dei Ruderi di Cirella.

Nello specifico, i vincitori di questa edizione sono: Daniela Rovito, vincitrice della Borsa di Studio “Lilli Funaro” del valore di € 5.000; Giuseppina Toteda riceve il premio di 2.000 euro, istituito quest’anno, dedicato alla memoria di Carola Nicoletti; Francesca Chemi si aggiudica il Premio alla migliore comunicazione di ricerca oncologica, intitolato alla piccola Irene Mancuso, il cui importo è di euro 1.000. Infine, un ulteriore premio di euro 1.000 destinato alla migliore esposizione è stato assegnato a Ada Donà.

Continua così la strategia della Fondazione Lilli di sensibilizzazione attraverso il dialogo tra mondo scientifico e esperienze cliniche territoriali nonché l’impegno a valorizzare le potenzialità dei giovani ricercatori calabresi al fine di dare una speranza a chi è costretto a fare i conti con una realtà difficile come è quella della lotta ai tumori.

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