COSENZA – Il tema della sicurezza stradale resta sempre centrale, soprattutto nel periodo estivo, quando le nostre strade regionali si “riempiono” dei vacanzieri che raggiungono le destinazioni delle ferie. Anche quest’anno il bollettino è stato piuttosto critico, come dimostrano i casi raccontati nelle ultime settimane attraverso il nostro giornale, sia sulla Statale 18 che sulla famigerata SS 106, ma rispetto al passato qualcosa sembra cambiare.
Gli incidenti stradali in Calabria
Come rivelano i dati del CRISC (Centro regionale per la raccolta dei dati sugli incidenti stradali in Calabria), negli ultimi anni il numero di questi eventi è in calo, grazie anche alle novità normative in materia e, forse, a una maggiore attenzione e consapevolezza da parte degli utenti della strada. In dettaglio, nel corso del 2017 sono stati registrati in regione 2908 incidenti stradali con vittime, che hanno la morte di 100 persone e il ferimento di 4868 utenti della strada (con 21 pedoni morti): rispetto all’anno precedente il dato complessivo è calato di circa 50 unità, così come è diminuita l’incidenza del tasso di mortalità (meno 16,67 per cento).
Le iniziative di sensibilizzazione
Negli ultimi tempi, dunque, c’è stato qualche lieve segnale di miglioramento nelle casistiche, anche sulla scorta delle numerose campagne di informazione e sensibilizzazione che sono state portate avanti da varie associazioni e operatori del settore, compresi i portali di vendita come EuroimportPneumatici, che sottolineano a più riprese la necessità di adottare comportamenti ideali riguardanti le gomme, come controllo dell’usura, rispetto delle normative stagionali e così via. Una delle più ampie e durature è l’iniziativa Vacanze Sicure promossa da Assogomma e FederPneus, che con la collaborazione della Polizia Stradale cerca di evidenziare l’importanza di mettersi alla guida di auto sulle quali sono montate gomme in buono stato di salute.
Il focus sulla Calabria
Per la precisione, la campagna è stata lanciata quindici anni fa e viene realizzata attraverso una serie di controlli a tappeto eseguiti dagli agenti della Polstrada lungo le strade italiane, con una rotazione tra le regioni “partecipanti”: la Calabria, ad esempio, è stata oggetto delle verifiche nel 2017, mentre l’ultima edizione ha visto interessate Lombardia, Veneto, Liguria, Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise. Quello che emerge è che gli italiani hanno ancora difficoltà a considerare gli pneumatici centrali per la sicurezza stradale, con un numero crescente di irregolarità.
Le province peggiori d’Italia
A livello nazionale, quest’anno le non conformità complessive delle auto fermate hanno raggiunto la preoccupante soglia del 25 per cento, con un incremento di quasi 7 punti percentuali dal 18 per cento dell’indagine 2017 che va a tutto discapito della sicurezza delle strade. La Calabria, in realtà, si contraddistingueva in negativo già lo scorso anno, visto che in regione il solo tasso di non conformità relativo agli pneumatici superava già il 19 per cento, con le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza segnalate tutte tra le peggiori d’Italia per mancato rispetto delle norme sulle gomme.
Le problematiche più comuni
Tra gli errori più frequenti commessi dagli automobilisti calabresi (o comunque da guidatori che transitano sulle nostre strade) ci sono l’utilizzo di equipaggiamento non omogeneo (ovvero gomme diverse per modello e tipologia sullo stesso asse) e montaggio di pneumatici invernali in piena estate, ma anche veri e propri “orrori” come impiego di gomme visibilmente danneggiate (quasi il 4 per cento dei controlli) o comunque usurate oltre la soglia massima di 1,6 millimetri di spessore del battistrada.
Sicurezza e pneumatici
Per capire l’importanza della guida con pneumatici “in forma” facciamo riferimento a uno studio inglese pubblicato nei mesi scorsi, dopo 18 mesi di indagini portate avanti dalla Highways England, la società che gestisce le principali strade britanniche, che ha analizzato i detriti delle gomme dopo gli incidenti. Ebbene, in quasi 6 su 10 episodi i danni alle gomme erano dovuti a forature portate da detriti incastrati nella copertura, mentre in un quarto derivavano da pressioni non corrette degli pneumatici. Come sintetizza Richard Leonard, responsabile della sicurezza di Highways England, questi due semplici dati confermano “che gli automobilisti dovrebbero giocare un ruolo più importante nell’assumere abitudini virtuose nel controllo della pressione delle gomme, della profondità del battistrada residuo e di altre difettosità prima di mettersi in viaggio”, un’abitudine che potrebbe salvare numerose vite.