“Cassano. Storia di un popolo” di Giuseppe La Padula

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CASSANO ALLO IONIO (CS) – Grande e atteso evento ci sara’ il giorno 16 Settembre 2015, alle ore 18.30, nello splendido scenario delle Teme Sibarite, a Cassano Allo Ionio,il prof.Giuseppe La Padula,presenta il suo libro ” CASSANO: STORIA DI UN POPOLO “.  Una  vera perla,una rarità ricca di informazioni e storia che si legge con la piacevolezza di un romanzo .received_10206578559655731

La storia illustrata nel libro e’ l intesa conoscenza e recupero dell’identità di un popolo, scritte nel lontano 1845 dal grande Pietro Camardella, si conserva ancora una sostanziale attualità, in quanto pongono il problema della conoscenza consapevole di ciò che si è stati, dei momenti essenziali che ne hanno determinato sentimenti e valori costitutivi, fino a costruire una coscienza collettiva, sia pure nelle sue accezioni pluralistiche e mai unidimensionali. L’esigenza di conoscere e di approfondire la storia di Cassano e del suo territorio, di recuperare una memoria comune e rielaborarla criticamente, ha costituito la spinta che  ha consentito di mettere in piedi, prima, un laboratorio di ricerca avente come protagonisti quanti volessero dare un contributo reale a ricostruire fatti, momenti, aspetti dimenticati o, peggio, mai conosciuti di un passato collettivo.

Il laboratorio del Liceo classico di Cassano, il “Simposio”, ha trovato il suo primo naturale mezzo di comunicazione nel  periodico,di cui sono stati pubblicati ben undici numeri, più un numero speciale, che pur essendo nato nella scuola ha inteso aprirsi alla società civile, al fine di costituire una ideale comunità dialogante, aperta allo studio di tutte le complesse problematiche del territorio.

Questo progetto di rivisitazione e comprensione del passato, se non fosse stato attentamente calibrato e, soprattutto, se non fosse stato inserito in un contesto più ampio, poteva rischiare di declinare in una sorta di celebrazione nostalgica.

Giuseppe La Padula
Giuseppe La Padula

Prima di questo grande evento ho voluto intervistare di persona il  Professore Giuseppe la Padula, classe ’48, nato a Cassano Allo Ionio. Ha frequentato il  Liceo classico di Castrovillari e in seguito  l’Università di Roma con laurea in Filosofia .Due abilitazioni e due concorsi a Cattedra, sempre in storia e filosofia  superati con ottimi voti. Ha insegnato  a  Cosenza, Castrovillari, Trebisacce, Cassano. Un grande!

A.M.S: < Era un sogno da sempre scrivere questo libro? >

Prof.G.L.P. : < Assolutamente no! Il libro è maturato nel periodo che ho insegnato a Cassano, nel Liceo Satriani. In questi anni si tentava di costruire un laboratorio di Storia del territorio, anche se i risultati erano molto modesti. La scintilla è nata quando il Preside Aldo Viola mi ha proposto di scrivere un libro su Cassano. Impresa ardua per mancanza di fonti…Per cui proposi l’esigenza di dotarci di strumenti divulgativi, da qui il SIMPOSIO, e di aprire la ricerca ai ragazzi. Ovviamente, questo no poteva essere sufficiente a costruire un testo di storia, per cui ho cominciato ad approfondire la ricerca, al fine di offrire un quadro completo delle vicende dei Cassanesi. La procedura usata in senso metodologico, era lo studio dei documenti, eliminando “vulgate” no provate ed il ricorso a studi più fantasiosi che storici. Lavoro che mi ha impegnato per ben 7 lunghi anni, duranti i quali la ricerca si è estesa agli archivi di Castrovillari, Cosenza, Napoli, Firenze, oltre a quelli di Cassano. Molti sono stati i contributi documentari di privati,del rinvenimento di testi antichi, di lettere e di giornali, che hanno consentito di dare un senso a quanto accaduto nel nostro territorio dal 1500 ad oggi. >

 

A.M.S. : <  Il titolo  del libro era  studiato da tempo? >

Prof.G.L.P: < Il titolo del libro è stato sempre una costante delle mie ricerche. Il progetto era quello di raccontare le vicende di tutto il ed il suo rapportarsi con le grandi vicende dei contesti più ampi in cui le stesse si sviluppavano. Al riguardo, ho scritto nell’introduzione al libro che l’esigenza era certamente “guardare l’albero, ma non perdere mai di vista la foresta”. Un rapporto dialettico tra piccolo e grande, senza cui la storia locale, anche più interessante, perde di significato e di spessore interpretativo.>

 

Come disse il grande pittore irlandese, Francis Bacon: La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto.

 

Anna Maria Schifino

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