Acri, sul rimpasto in Giunta e questione ospedale i dubbi e le proposte del consigliere Palumbo

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Palumbo

ACRI (CS) – Sono giorni di grande dibattito politico ad Acri, a seguito del rimpasto della Giunta comunale, voluto dal sindaco Pino Capalbo, e non solo. 

Questione rimpasto

«Pochi giorni fa abbiamo assistito ad un “tira e molla” di assessori, abbiamo assistito a delle” nomination”, direi improvvise, che hanno fatto preoccupare i cittadini. Ancora oggi, non si conosce la vera causa che ha portato alla revoca dell’assessore, nonché vicesindaco Avv. Algieri, non si conosce la causa dell’eliminazione dell’assessore Mascitti e Viteritti, anche perché specie quest’ultimo era l’unica figura competente in materia di bilancio essendo un tecnico». E’ quanto dichiara il consigliere di minoranza Salvatore Palumbo. «Nemmeno 15 giorni prima del “tira e molla” degli assessori – prosegue Palumbo – il sindaco, in occasione della festa del PD, aveva elogiato ed esaltato il compito svolto da ciascun assessore e rimarcato la volontà e la necessità di procedere con la giunta di allora. Ma così non è stato; perché procedere con il rimpasto di giunta, vuole significare un fallimento, ancora più importante ad un anno dall’insediamento». E ancora: «La questione del presidente del consiglio lascia un po’ tutti perplessi, oltre a scaturire una situazione non molto piacevole in sede dell’assise comunale nell’ultimo consiglio; Colui che doveva esternare nelle sedi opportuni del suo ormai ex partito, passato oggi all’opposizione, ha usato la sede sbagliata, ovvero quella del consiglio comunale che ha funzioni diverse. Volevo ricordare che l’elezione del presidente del consiglio è avvenuta grazie anche al partito di SI, ma oggi, proprio lui, forse, si è dimenticato di questo piccolo particolare».

Questione Sicurezza

Nella lunga nota il consigliere affrona poi altre delicate questioni, quali quelle relative alla sicurezza, problema questo molto sentito in Paese per via dei numerosi furti nelle abitazioni. «È vero che il sindaco ha già firmato il progetto “Acri-Sicura”, ma finchè non verrà messo in atto dovremo pur fare qualcosa». «Inoltre, abbiamo appreso pochi giorni fa l’arrivo del bitume, a tal proposito spero che ancora non si continui a trascurare le frazioni, frazione che sono il fulcro della città. Esse risultano invece abbandonate sotto tutti i punti di vista ma in particolar modo per la viabilità».

Questione Ospedale

«Non si può tralasciare poi la questione del nostro ospedale, che ancora oggi non risulta affatto potenziato. Sicuramente il nostro sistema sanitario regionale non attraversa un buon periodo di salute per diversi motivi che, nella fattispecie coinvolgono l’ospedale di Acri, classificato come  zona montana disagiata, con la chiusura di reparti importanti e il depotenziamento di altri. Per evitare il progressivo spopolamento della montagna è di vitale importanza continuare a garantire i servizi fondamentali ed ottenere servizi importanti, a partire da quelli legati alla salute, inclusi i punti nascita». La proposta di Palumbo: «Partire dalla nuova collocazione di ospedale di zona disagiata di montagna o dalla necessità  di rimodulare un nuovo sistema di assistenza soprattutto quella ospedaliera, che oggi risulta fallimentare; Ma la preoccupazione oggi è che la migrazione sanitaria verso altre regioni d’Italia sta aumentando in modo rilevante.

«Questa Amministrazione oggi ha delle grosse responsabilità, perché se non si inverte la tendenza di gestione della cosa pubblica in un’altra direzione, cioè garantendo l’assistenza adeguata ai cittadini, Acri lentamente inizia a spopolarsi con una ricaduta economico-sociale molto rilevante e a mio malgrado dico, che siamo già sulla buona strada. Questa amministrazione ha delle responsabilità anche per quanto riguarda lo spostamento del poliambulatorio nel nostro ospedale. Parto dal presupposto che l’adeguamento dello stesso è un ottimo risultato, ma non sarà un gran risultato collocarlo nell’ospedale. Perché oltre a spopolare il centro storico, fa anche perdere le ultime speranze a tutti noi cittadini per quanto riguarda il potenziamento dell’ospedale, perché conosciamo tutti i tempi della pubblica amministrazione, ovvero lunghissimi, poi non siamo sicuri se i fondi basteranno per ristrutturare l’intera struttura e se i lavori vengono portati a termine». «Spero che per potenziamento del nostro ospedale non si intenda effettuare le 3 piattaforme elisoccorso (Acri- San Giacomo- La Mucone) e lo spostamento del poliambulatorio nel nostro ospedale, perché questa non può essere sicuramente la soluzione che agevolerà i cittadini».

Questione Crescita Territoriale

Infine un passaggio di Palumbo su giovani e crescita territoriale. «La maggior parte dei giovani acresi prende la valigia ed emigra per trovare una speranza di lavoro, visto il degrado in cui viviamo nel nostro mezzogiorno. Oggi più che mai dobbiamo fare qualcosa, soprattutto per i giovani, perché sono o potrebbero essere un vero e sano cambiamento sotto tutto i punti di vista, oltre ad essere il futuro di questa città. Ed io essendo un giovane ho l’obbligo di segnalare queste vicissitudini».

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