COSENZA – Michelangelo Spataro, consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi «in riferimento al servizio apparso su Canale 5 qualche giorno fa e relativo alla drammatica situazione di via Reggio Calabria dove vivono in condizioni disumane famiglie distribuite in 17 alloggi», in qualità di componente della maggioranza che sostiene il Sindaco Mario Occhiuto, ha proposto «al primo cittadino di emanare, qualora ci siano le condizioni, un’ordinanza contingibile ed urgente, in deroga ai criteri attuali di assegnazione di unità abitative di proprietà comunale che si rendessero eventualmente libere. L’ordinanza del Sindaco dovrebbe contemplare la prioritaria destinazione di questi alloggi alle famiglie di via Reggio Calabria che, da oltre trent’anni, vivono una situazione non più sostenibile e che va affrontata con la massima attenzione ed urgenza. Ciò non significa che chi da anni è in attesa di un alloggio da parte del Comune debba essere penalizzato, ma la situazione drammatica venutasi a creare a via Reggio Calabria (ripresa anche impietosamente dalle telecamere di Canale 5) e che si trascina da tempo, non può più consentire di tergiversare ancora, né ulteriori procrastinazioni. E’ tempo di agire subito con quegli strumenti che la legge assegna al Sindaco della città. Appare pertanto necessario adottare il provvedimento contingibile di destinazione di alloggi comunali alle famiglie di via Reggio Calabria, anche per far sì, in previsione dell’ultimazione dei lavori del vicinissimo Ponte di Calatrava, che l’Amministrazione comunale possa completare quest’opera con maggiore serenità e dopo aver avviato una appropriata opera di bonifica di tutta l’area dove ora fanno brutta mostra di sé quei tuguri che devono essere solo abbattuti».
«Destinando – continua la nota di Spataro -, anche gradualmente, gli alloggi comunali che si dovessero rendere liberi ai cittadini di via Reggio Calabria si perseguirebbe un duplice obiettivo: la sistemazione delle famiglie in abitazioni dignitose e la bonifica della zona, propedeutica al completamento di quello che può essere considerata un’opera fiore all’occhiello dell’intera città».